Le Iene smascherano Francesco Schettino: il comandante aveva richiesto 2 milioni e mezzo di Euro per partecipare a L’Isola dei Famosi. Ieri sera 19 febbraio 2015, Italia 1 ci ha regalato un’altra serata carica di servizi interessanti, ma tra questi senza dubbio quello che lascia più perplessi è relativo alla proposta da parte delle Iene di una partecipazione al reality di Canale 5 al comandante condannato a 16 anni per omicidio plurimo e colposo, abbandono di persone incapaci di provvedere a se stesse, abbandono d nave e omessa comunicazione dell’incidente alle autorità marittime. Ciò che stupisce è il modo in cui il suo ‘procuratore‘ parla sfacciatamente di denaro senza la minima cura del dolore provocato a tante persone e a tante famiglie.
Che Francesco Schettino potesse prendere parte a L’Isola dei Famosi era un voce girata lo scorso novembre, quando il cast del reality era in formazione. La notizia indignò un po’ tutti: ci si chiedeva come Mediaset ppotesse prendere in considerazione l’idea di far prendere parte al programma all’uomo considerato il responsabile della tragedia del Giglio, considerato tra l’altro che sarebbe stato definito ‘un naufrago’. Suonava quasi come una beffa, una presa in giro a chi in mare ha perso la vita.
A rendere tutto più chiaro ci ha pensato Giulio Golia: la proposta c’è stata, ma si è trattato di una messa in scena da parte delle Iene, per mettere sotto scacco il capitano. Nel servizio di ieri sera si parla di Schettino, ma lui non compare mai: l’uomo ha un ‘procuratore’ che cura la sua immagine con la stampa e a quanto pare gestisce pure i suoi affari. Giulio contatta questo sedicente procuratore per fare la proposta: diventare un concorrente dell’atteso reality di Canale 5. Siamo all’incirca a metà novembre quando c’è il primo colloquio, ma ne seguono altri due.
Il portavoce del Capitano si dice allettato dall’offerta: si accetta in pratica da subito, ma Schettino non si muove per meno di 2 milioni e mezzo di Euro, e sì perché una parte (circa 200.000 Euro) saranno donati alle famiglie che hanno perso i loro cari nella tragedia del Giglio. Una cifra esorbitante, ma non è finita qui. Il procuratore chiede anche che durante il programma si faccia pubblicità al libro, sostenendo che per lo show avere la presenza del capitano nel cast era una garanzia di guadagni che potevano essere triplicati.
A nulla vale la risposta della Iena secondo la quale molti sponsor potrebbero essere contrariati dalla sua presenza: infondo Schettino è una brava persona, è la risposta del portavoce. D’altra parte si punta in alto: dalle ospitate a Domenica Live ad una conduzione di programma Mediaset. Ma colui che cura gli interessi del Capitano ci tiene a sottolineare che tutto deve rimanere top secret: ha paura delle Iene, ammette, ma non sa che è caduto nella trappola con tutte le scarpe.
Infine si elogia l’uomo: un gran nuotatore, divertente, insomma ‘uno spasso’. Ma può anche essere aggressivo: avrebbe spesso voluto ‘spaccare la faccia ai giornalisti’, ma per fortuna il suo portavoce lo ha fermato, ma questo è una garanzia ulteriore per l’isola: insomma Schettino porta audience per cui è un ottimo investimento.
L’Isola è partita e lui non c’è, ma d’altra parte ciò che la giustizia italiana ha deciso è storia di cronaca ben nota a tutti.