Un’idea interessante quella che ha preso forma a Lagos, la capitale della Nigeria: un piccolo campo da calcio presso il Federal College of Education si è infatti reso autonomo in termini energetici grazie al sistema di recupero dell’energia cinetica dei giocatori che corrono sul prato sintetico. Un vero e proprio sistema a energia umana che utilizza le ultime tecnologie del settore: ogni volta che un passo viene compiuto sulle speciali mattonelle, il peso dell’atleta aziona il meccanismo che porta al recupero dell’energia, che viene dunque trasferita ai fari che illuminano il campo da gioco.
Si immagini il fondo del campo da gioco come una sorta di puzzle di speciali mattonelle che raccolgono il passaggio dei calciatori che, in ogni partita, percorrono diversi chilometri avanti e indietro alla rincorsa del pallone, saltano, talvolta ovviamente cadono. Tutte queste interazioni comportano un movimento, che può essere tradotto in un trasferimento di energia, che non si crea né distrugge, ma che muta forma. E così dal muscolo della gamba del calciatore che preme il piede sul prato si avrà luce brillante.
I primi esperimenti di questa idea si erano visti a Rio de Janeiro qualche anno fa, ma finalmente sembra sia maturo un nuovo progetto che ha visto la luce a Lagos in Nigeria. La struttura inaugurata di recente è alimentata altresì da una serie di pannelli solari che possono lavorare in tandem per non rimanere mai a secco. Questo progetto è realizzato in collaborazione con Shell ed è parte del programma LiveWIRE, interpellando anche personalità come il cantante Akon, la cui società Akon Lighting Africa sta promuovendo l’uso di energia solare in Africa come fonte energetica su cui puntare.
Akon ha commentato: “Soluzioni nuove, più efficienti e intelligenti per l’energia giocano un ruolo importante per il progresso umano in Africa. Progetti come questo innovativo campo da calcio attirano l’attenzione sul fatto che ci siano grandi opportunità in Nigeria e Africa se solo si utilizzassero meglio le tecnologie e le abbondanti energie rinnovabili di cui il continente dispone“.