Le maglie di calcio di ogni squadra rappresentano la storia della società: la prima maglia, quella casalinga, mostra i colori della squadra, la seconda per la trasferta è spesso iconica ma la terza maglia, solitamente, è quella più estroversa, colorata e fuori dal comune. Capita, però, che la scelta grafica e di design delle società non rispecchino i gusti del pubblico e le maglia diventano delle vere icone dell’orrido e del cattivo gusto. Ecco le maglie più brutte della storia del calcio.
Una delle maglie più brutte degli ultimi anni è la maglia del Napoli color verde militare della stagione 2013/2014. La t-shirt mimetica non è stata un grande successo ma i fan più accaniti hanno voluto anche questa versione della maglia napoletana per stare accanto alla propria squadra. Nella stagione 2013/2014 il Napoli, nonostante la maglia mimetica, ha chiuso la stagione al terzo posto e ha vinto la Coppa Italia.
Nell’incontro amichevole tra l’Italia di Antonio Conte e la Scozia, la squadra britannica si è presentata in campo con la nuova seconda maglia della stagione 2016/2017 di colore rosa. La prima maglia scozzese è blu profondo, un colore intenso e solitamente la seconda maglia è di colore bianco ma questa volta la Scozia ha voluto prendere in contropiede tutti scegliendo il colore rosa, quasi, shocking.
E’ una delle squadre più forti, famose e ricche del mondo ma in quanto a moda il Barcellona, nella stagione 2014/2015, ha sbagliato la sua linea con una seconda maglia che ricorda il Lecce, strisce gialle e rosse verticali. Una maglia davvero bruttina per una società blasonata come quella di Lionel Messi da cui ci si aspetta un po’ di più in quanto a gusto e a design.
Tornando più indietro nel tempo la maglia dell‘ Arsenal della stagione 1991/1992 è stata una scelta al quanto azzardata per una società sempre attenta a tutto. I Gunners, con questa maglia giallo e blu scuro, è sicuramente una delle maglie più brutte della storia del calcio. Quell’anno la squadra londinese ha chiuso quarta nel campionato inglese.
Rimaniamo in Inghilterra, sempre a Londra ma solo qualche stagione più avanti. La maglia del Chelsea della stagione 1995/1996, la divisa in trasferta, non ricorda affatto i colori dei Blues, anzi. Grigio e arancione, insieme, ricordano una maglia dell’Olanda e, infatti, in quel Chelsea giocava Gullit che dopo il Milan ha deciso di andare a giocare in Premier League.
Cambiamo ancora nazione e campionato, dopo l’Italia e l’Inghilterra, passiamo alla Bundesliga, in Germania, e andiamo ad osservare la maglia del Bochum della stagione 1997/1998 che, ricavando l’idea dei colori e lo stile della bandiera della pace, ha creato la sua maglietta incredibilmente eccentrica e impossibile da non notare.
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