Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, interviene riguardo il pestaggio dei tre studenti avvenuto lo scorso 18 febbraio davanti al liceo Michelangiolo di Firenze.
Il Capo dello Stato questa mattina ha tenuto un discorso al Quirinale ai neo alfieri della Repubblica e con l’occasione ha lanciato un chiaro messaggio contro qualsiasi forma di violenza, anche quella davanti le scuole.
Dopo le aggressioni avvenute lo scorso 18 febbraio davanti un liceo scientifico di Firenze, questa mattina, in Quirinale, il presidente della Repubblica ha voluto mandare un messaggio contro qualsiasi forma di violenza.
“Voi agite come fanno tante e tanti ragazze e ragazzi in Italia e in altri paesi, praticando solidarietà, impegno comune, facendovi carico dei problemi generali, capendo che non si vive da soli ma si vive insieme agli altri e ci si realizza insieme agli altri. Tutto questo è un antidoto, una diga, anche contro la violenza e per questo vi ringrazio, perchè indica un modello di vita che si contrappone a quello di prepotenza, sopraffazione, violenza”.
Queste le parole di Sergio Mattarella, rivolgendosi ai nuovi alfieri della Repubblica, ai quali ha consegnato gli attestati d’onore. Nel frattempo, il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, cerca di smentire di aver emesso sanzioni disciplinari alla preside che ha scritto la lettera sul rischio fascismo di fronte a violenze del genere.
Mentre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa mattina in Quirinale, ha rilasciato dichiarazioni contro ogni forma di violenza, il ministro dell’istruzione, invece, Giuseppe Valditara, è al centro delle polemiche per aver attaccato la preside del liceo fiorentino.
Il ministro, ha subito smentito tali affermazioni attraverso il suo profilo tweet, allegando il video dell’intervista a mattino 5.
“Se questo atteggiamento dovesse persistere o ci dovesse essere un comportamento che va al di là dei confini istituzionali, vedremo se sarà necessario prendere delle misure. Attualmente non ritengo che sia necessario intervenire”.
Queste le parole del ministro Valditara, il quale ha smentito di aver minacciato sanzioni disciplinari al dirigente scolastico.
Sei giorni dopo il pestaggio davanti il liceo Michelangiolo di Firenze, questa mattina ci sono state delle importanti mobilitazioni studentesche da Roma a Padova. La voce degli studenti inizia a farsi sentire perché dal 18 febbraio scorso si attendevano da parte del governo più vicinanza. Così non è stato.
Ad eccezione di Valditara che, invece, ha minacciato la preside che aveva preso posizione contro la violenza e a favore della costituzione.
“È inaccettabile che il governo non riconosca e condanni una violenza di questo tipo, ma è ancora più grave che un ministro dell’istruzione provi a limitare la libertà di espressione di un dirigente scolastico”.
Questo è il grido di allarme della Rete studenti medi del Lazio.
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