Il primo ministro di Israele Netanyahu ha tenuto una conferenza stampa dove ha parlato della sicurezza di Israele in questo delicatissimo momento, che vede tensione ai massimi livelli tra autorità israeliane e forse islamiche dopo gli attacchi reciproci avvenuti nei giorni scorsi. Emerge anche che il ministro della Difesa Gallant, licenziato dal premier in precedenza, rimarrà nel suo ruolo.
La situazione in Medio Oriente è davvero preoccupante e l’escalation che è esplosa, in questi ultimi giorni è qualcosa che preoccupa anche le autorità internazionali che temono una guerra vera e propria. Gli attacchi israleinai avvenuti all’interno della moschea di Al-Aqsa hanno generato malcontento generale nella comunità islamica, che ha risposto con lanci di razzi da Gaza, dal Libano ma anche dalla Siria dove le milizie filo iraniane hanno dislocato le loro milizie.
Il primo ministro Netanyahu ha indetto una conferenza stampa sulla sicurezza di Israele che era molto attesa anche dall’opposizione che si è contrapposta alla linea dura del premier che, pur volendo difendere il paese, ritengono che non sia giusta la strada intrapresa dal governo nei confronti della comunità islamica.
Netanyahu ha deciso di fare diverse dichiarazioni e rispondere così alle domande sollevate dagli eventi che hanno colpito negli ultimi giorni sia Israele che la Palestina, ma che vedono coinvolti anche altri paesi ovvero il Libano e la Siria.
Una delle prime novità di cui ha parlato il primo ministro di Israele è stata la nomina a ministro della Difesa di Gallant, che rimarrà in carica nonostante fosse stato proprio Netanyahu a decidere di privarlo del suo ruolo, dopo che si era esposto nel chiedere la sospensione della riforma giudiziaria, che ha portato centinaia di migliaia di persone per le strade di Tel Aviv in protesta contro il governo.
Netanyahu ha dichiarato che combatterà il terrorismo su tutti i fronti. Stando a quanto riportato da I24NEWS ha precisato anche che gli Stati Uniti sono un alleato indispensabile di Israele e ha criticato chi si è scagliato contro il presidente Usa Biden con commenti negativi e offese, dopo i commenti emersi in merito alla revisione giudiziaria.
Netanyahu ha sostenuto che Israele non attuerà scelte: “basate su pressioni esterne” questo a seguito delle affermazioni del capo di Stato Usa che ha sostenuto la linea di un compromesso riguardo alla riforma legislativa della giustizia israeliana.
Netanyahu ha riferito alla conferenza stampa che: “Gli Stati Uniti sono il nostro indispensabile alleato. Ciò non significa che, in quanto stato sovrano, Israele non possa dire ‘no’ agli Stati Uniti. A volte c’è una parola di tre lettere. Si chiama ‘sì’. Ma devi avere la libertà per entrambi, e io ce l’ho. Ma condanno decisamente le parolacce dirette contro Biden. Possiamo non essere d’accordo, [e] l’abbiamo fatto. E a volte lo facciamo, ma è un amico, e comunque, non maledici il presidente americano, chiunque sia”.
Ha poi precisato ai giornalisti in merito al ministro della Difesa: “ultimi giorni, noi [lui e Gallant] abbiamo lavorato insieme su tutti i fronti affrontando molteplici sfide alla sicurezza”.
Ha poi proseguire spiegando: “Abbiamo avuto le nostre gravi divergenze, ma ho deciso di lasciarci tutto alle spalle. Gallant rimane nella sua pozione di ministro della difesa e continueremo a lavorare insieme per la sicurezza dei cittadini di Israele”.
Stando a quanto riferito dall’emittente Kan il premier ha deciso di pronunciare le parole sul ministro senza coordinarsi con lui e con lo staff.
Gallant ha twittato in risposta alle parole del primo ministro israeliano: “Continuiamo insieme a tutta forza, per la sicurezza di Israele”.
Netanyahu si è scagliato contro l’ex governo con al Clcomando Bennett e Lapid che ha suo avviso sono la causa della debolezza attuale di Israele: “Il [precedente] governo ci aveva promesso che avrebbe impedito gli scontri ma come avevamo avvertito, è successo l’esatto contrario Gli attacchi sono solo aumentati e la deterrenza è stata minata”.
Il premier ha voluto fare un riferimento agli attacchi terroristici avvenuti dove sono morte due sorelle ventenni di 15 e 20 anni e la loro madre deceduta nella giornata di lunedì 10 aprile e poco dopo un turista italiano ha perso la vita dopo uno attacco attuato tramite speronamento sul lungomare di Tel Aviv.
Gli attacchi sono stati messi a segno dopo la violenza scaturita per due sere consecutive da parte della polizia di Israele, che ha effettuato due raid all’interno della moschea di Al-Aqsa. Le milizie Islamiche hanno reagito lanciando razzi verso Israele dalla Siria, Libano e Gaza.
Netanyahu ha dichiarato duramente: “Credono di poterci sconfiggere, attraverso attacchi terroristici combinati da Libano, Siria e Gaza. Ma ora è il nostro orologio. Questa è la nostra responsabilità, la mia responsabilità. Mi conosci, non sono spericolato, agisco con forza, determinato e, soprattutto, agisco per responsabilità. Batteremo i nostri nemici, lo abbiamo fatto prima”.
Ha sottolineato: “Stiamo operando su tutti i fronti. In Siria stiamo agendo contro obiettivi iraniani. In Libano, abbiamo attaccato Hezbollah e le infrastrutture iraniane e abbiamo operato in altri modi che non posso approfondire. A Gaza, Hamas sa che pagherà un prezzo pesante per il lancio di razzi. In Cisgiordania stiamo conducendo una vasta campagna di arresti e abbiamo sventato molti attacchi terroristici. Non voglio ingannarti, ci sono ancora molti avvisi. Ma prometto che arriveremo a tutti i terroristi atroci”.
Il premier israeliano ha poi dichiarato che non ha idea di come possano essere emerse le notizie inserite all’interno del rapporto statunitense trapelato dove sembra che Israele considerasse l’idea di fornire “aiuti letali” a Kiev per usarli contro Mosca.
Ha sottolineato anche: “fortunatamente, la chiamata a non prestare servizio nell’esercito è stata determinata dai nostri nemici come una mente militare indebolita. Quando affermi che lo Stato di Israele sta crollando, come pensi che lo interpretino i nostri nemici?” ha chiesto ai giornalisti, riferendosi alle chiamate di alcuni riservisti dell’esercito israeliano e di soldati in servizio a rifiutare il servizio in segno di protesta contro la revisione giudiziaria proposta dal governo”.
Ha poi spiegato: “Nessuno dovrebbe sbagliarsi: nel momento della verità, sono tutti lì. La tua sicurezza è il nostro obiettivo supremo. Stiamo facendo tutto il possibile per impedire una grande campagna, ma se dobbiamo agire in in questo modo, lo faremo. Chi la pensa diversamente sottovaluta la grande potenza di Israele. Insieme si resiste e insieme si vince“.
Netanyahu ha anche parlato della nuova istituzione ovvero la Guardia Nazionale e ha riferito scontrandosi con la promessa fatta a Ben Gvir: “Sarà una forza professionale sotto il comando di uno dei servizi di sicurezza”.
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