L’ex presidente Donald Trump ha partecipato al primo comizio pre elettorale in vista delle presidenziali 2024 e ha attaccato duramente i possibili candidati che hanno intenzione di Candidarsi candidarsi per sfidare il capo di Stato Usa. In particolar modo ha criticato DeSantis che ha attirato in particolare modo l’astio del tycoon.
In Texas è stato organizzato il primo comizio in vista delle elezioni presidenziali in programma per il 2024 e per le quali, nonostante l’attenzione mediatica sia concentrata tutta sulle questioni legali, che hanno portato a credere se fosse possibile un eventuale arresto dell’ex presidente, non hanno scoraggiato che il repubblicano che ha confermato la sua volontà di riprendere la carica presidenziale persa contro Biden nel 2020.
Il primo comizio elettorale di Trump in Texas
Sabato 25 Marzo l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di mostrarsi e confrontarsi con i suoi sostenitori mentre sto affrontando la possibile accusa che lo vede sotto indagine dal procuratore generale distrettuale di Manhattan e le accuse vagliate dal Grand Giurì spaziano dal pagamento per mettere a tacere la relazione con la pornostar Daniels fino alle azioni compiute dai repubblicani al Campidoglio il 6 gennaio 2021 per contrastare l’elezione dell’attuale presidente degli Stati Uniti.
Il tycoon ha precisato durante e il suo discorso che: “Se non vinciamo le prossime elezioni, nel 2024, credo davvero che il nostro Paese sia condannato. Penso che sia condannato. La cattiva condotta dell’accusa è il loro nuovo strumento e sono disposti a usarlo a livelli mai visti prima nel nostro paese”.
il comizio si ha svolto vicino all’aeroporto regionale di Waco ed è stato catalogo fatto come il primo comizio elettorale, in vista delle presidenziali, anche se erano già stati organizzati eventi minori in Lowa, New Hampshire e Carolina del Sud avvenuti nel momento in cui il il leader dei repubblicani ha affermato a novembre chi avrebbe corso per La Casa Bianca.
Si tratta del primo evento pubblico attuato dopo che lo scorso weekend lo stesso Trump aveva preannunciato, tramite i social, del fatto che sarebbe potuto essere arrestato a seguito di indagini effettuate dal procuratore Bragg di Manhattan.
Durante il comizio Trump non ha sicuramente perso tempo e ha accusato gli autori delle indagini e le stesse indagini a suo carico, precisando che a suo avviso la condotta dell’uomo che sta indagando su di lui dovrebbe essere osservata e ha precisato che nonostante le accuse mosse a suo carico lui si ritiene: “l’uomo più innocente nella storia del nostro Paese”.
Trump ha assunto un atteggiamento decisamente di sfida ed ha attaccato il procuratore di New York Alvin Bragg incoraggiando le proteste sui social media e questo ha generato malcontento all’interno delle autorità giudiziarie, che stavano e stanno attualmente portando avanti le indagini per capire se formalizzare un’accusa ufficiale contro Trump o se far decadere la questione.
La tesi sostenuta dall’ex presidente è quella che lui in questo momento si trova indagato: “per qualcosa che non è un crimine, non un reato, non una relazione“.
In un post sui social media, ha precisato che potrebbe scaturire nel caso fosse incriminato un: “potenziale morte e distruzione”.
Bragg ha presentato il caso sui pagamenti in contanti e lunedì dovrebbero riunirsi in merito alla questione per capire come procedere e se emettere una condanna a suo carico.
La Abc News ha ottenuto una mail inviata al suo staff dove Bragg rassicurato sul fatto di aver in mente di applicare in maniera uniforme la legge e ha ribadito il proprio impegno nei confronti della sicurezza dei dipendenti tra le crescenti minacce al suo ufficio per la possibile.
Trump ha precisato anche ai sostenitori che protestavano con cartelli che riportavano la frase caccia alle streghe che: “Fin dall’inizio, è stata una caccia alle streghe e un’indagine fasulla dopo l’altra. E sai, a causa di ciò, il nostro paese non parla più di grandezza”.
L’ex presidente ha precisato ai suoi sostenitori che: “Ogni pezzo della mia vita personale, finanziaria, lavorativa e pubblica è stato capovolto e sezionato come nessuno nella storia del nostro paese”.
Ex presidente è arrivato sul posto con il proprio aereo privato ed entrato su un tappeto rosso contornato da bandiere americane e ha parlato per circa 90 minuti e il comizio si è aperto con un video che riportava le persone imprigionate a causa dell’assalto a Capitol Hill.
Le parole dell’ex presidente su DeSantis nel suo primo convengo
Il presentatore della convention ha annunciato: “Metti le mani sul cuore per Donald Trump e il coro J6“.
Il leader repubblicano può rivolto le maggiori critiche al governatore della Florida DeSantis durante il comizio e ha descritto il governatore della Florida come un fallito e come un disperato.
Il malcontento di Trump nasce dal fatto che De Santis è schizzato in alto nella classifica di preferenza dei possibili futuri presidenti degli Stati Uniti e Trump ha precisato in merito: “Ho fatto comizi per Ron che erano massicci comizi, e hanno avuto molto successo. Così gli abbiamo fatto ottenere la nomination. Poi gli abbiamo dato l’elezione. Non credo di potercela fare “perché l’altro ragazzo era molto popolare“.
Qualcosa che ha saltato agli occhi dei media eh che durante i minuti nei quali l’ex presidente Usa ha offeso e criticato il suo rivale De Santis la folla non ha incitato o urlato come invece è solito fare in altri momenti.
Il leader dei repubblicani ha precisato: “Vedi, sono un lealista. Dicono ‘Signore, non ne parli, signore. Perché la gente non vuole sentirlo.’ Ma lo faccio perché sono una persona leale”.
Trump ha spiegato che a suo avviso la Florida ha avuto successo molto prima dell’arrivo di DeSantis e ha elogiato il repubblicano diventato democratico Charlie Christ.
Ha detto in merito: “La Florida ha avuto un enorme successo per molti anni prima che questo ragazzo diventasse governatore. La Florida ha avuto un enorme successo sotto Rick Scott. Era, che ti piaccia o no, Charlie Christ, ha avuto molto successo.”
L’ex capo di Stato statunitense ha anche precisato quali sarebbero i suoi obiettivi, nel caso fosse rieletto, e ha iniziato dalla sicurezza sociale arrivando fino all’assistenza sanitaria precisando che è necessario un ordine esecutivo: “per tagliare i finanziamenti federali a qualsiasi scuola che spinge la teoria della razza critica, transgender follia e altri contenuti razziali, sessuali e politici sui nostri figli“.
Ha sottolineato di essere favorevole alla “scelta scolastica universale” e ha specificato di “non finanziare alcuna scuola che abbia un mandato per il vaccino. Quando queste elezioni saranno finite, sarò il presidente degli Stati Uniti. Sarai vendicato e orgoglioso, e i teppisti e i criminali che stanno corrompendo il nostro sistema giudiziario saranno sconfitti, screditati e totalmente disonorati”.
Brandon Rottinghaus, politologo dell’Università di Houston ha detto a ABC News: “Waco è in un certo senso la genesi di gran parte del malcontento nei confronti del governo e dell’uso della violenza per poter reagire ad esso”.
Steven Cheung, il portavoce della campagna Elettorale di Trump, ha riferito al New York Times che il posto è stato il prescelto “perché è situato in posizione centrale e vicino a tutte e quattro le maggiori aree metropolitane del Texas – Dallas/Fort Worth, Houston, Austin e San Antonio – mentre fornendo le infrastrutture necessarie per organizzare un rally di questa portata”.
Trump ha precisato poi alla fine del suo discorso che: “Il popolo del Texas vive e respira il feroce spirito di indipendenza. Questo è lo stato in cui un piccolo gruppo di patrioti. La battaglia di Gonzalez sai tutto sulla battaglia dei droni. Armato di un solo cannone ha fissato un nemico straniero e ha dichiarato di venire a prenderlo”.
Il Lone Star State giocherà un ruolo importante nelle elezioni primarie repubblicane in quanto al secondo maggior numero di delegati.
Le urne per i repubblicani in Texas si apriranno dal 5 Marzo 2024 insieme ad altri Stati facenti parte del Super Tuesday.
I favorite fino ad ora sono Trump e la governatrice della Carolina Nikki Hailey è inutile precisare che tra i possibili rivali temibili di Trump pervengono anche l’ex vicepresidente Mike Pence e il governatore DeSantis.