La recente ricerca di NordPass sulle password più utilizzate in tutto il mondo. Nel nostro Paese vince la pigrizia: l’83% è decifrabile in 1 secondo.
Nello studio annuale di NordPass, sulle frasi e sulle parole utilizzate nella scelta delle password, a livello mondiale è emerso che sarebbe proprio la parola “password” quella più usata. In Italia seguono dopo le sequenze numeriche anche i nomi di persona e le squadre di calcio: Juventus e Napoli al quinto e al sesto posto.
La pigrizia vince, nell’uso delle password sul web, sia in Italia che negli altri paesi. Lo si evince dall’incredibile ricerca di NordPass, che come ogni anno ha fatto emergere tutte le frasi e parole più utilizzate per la scelta della parola chiave. E infatti è proprio “password” la password più usata al mondo, per un sistema di sicurezza che nell’83% dei casi è decifrabile in appena 1 secondo.
E questo nonostante diversi siti al giorno d’oggi richiedano l’inserimento di numeri, lettere maiuscole e minuscole, caratteri, virgole, e anche – in casi specifici – di cambiare continuamente e con cadenza mensile la chiave d’accesso.
Ma pare che gli utenti, sempre più consci della sicurezza online e dell’importanza della privacy sul web, non abbiano poi così tanta voglia di addentrarsi nella ricerca di una parola chiave impegnativa. Anche i cambiamenti sopracitati – dell’inserimento di caratteri speciali e maiuscole – ha dato parecchio fastidio alla web community.
Dunque, per quanto riguarda la password più usata in Italia, al primo posto si posiziona la cara vecchia “123456”. Semplice pigriza o paura di dimenticarla?
No, non è uno scherzo. Al secondo posto delle parole e dei caratteri più utilizzati dagli italiani per le loro password c’è “12345678“, che segue a “123456“. E ancora peggio al terzo posto troviamo “password” – che detiene sempre secondo NordPass il primato mondiale. Appena giù dal podio c’è invece “ciaociao“, mentre al quinto posto ecco arrivare le squadre di calcio e i nomi di persona.
Quinto posto per Juventus e Napoli. Password che gli hacker impiegherebbero pochi istanti a decifrare. Ma la sequenza “123456” è molto usata anche in Colombia secondo lo studio, in Francia e Giappone. Per quanto riguarda i nomi propri di persona, spesso questi pare vengano affiancati alla sequenza numerica.
Dunque gli intervalli più comuni, con nomi di donna, sono Giulia e Martina, che da sole rappresentano ottavo e nono posto. Francesca e Francesco invece sono al decimo e undicesimo posto, ma anche diverse blasfemie secondo gli esperti si posizionano nella top 20.
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