Legambiente torna ad aggiornarci con una classifica importante, ossia quella delle ferrovie peggiori in Italia.
Con questa classifica viene posto un unico obiettivo, ovvero quello di evidenziare tutte quelle situazioni in cui sarebbe opportuno effettuare degli interventi in modo da portare delle grandi migliorie.
Rilanciare l’offerta del trasporto pubblico su ferro, apportando anche dei miglioramenti nell’ottica dell’inquinamento, è l’obiettivo che si pone Legambiente. È proprio questa la ragione per la quale periodicamente viene aggiornata la classifica delle linee ferroviarie peggiori in Italia.
Stando a diversi report, al momento ancora non ci sono stati miglioramenti evidenti su alcune linee, mentre in altre addirittura sono stati evidenziati dei peggioramenti. Basti pensare che sempre più persone decidono di non utilizzare i treni proprio perché questi vengono abbandonati e sono sicuramente vecchi e inaffidabili.
Nel report di Legambiente viene sottolineato quanto segue:
“Il nostro Paese ha bisogno di aumentare sensibilmente il numero di passeggeri che viaggiano in metro e in treno, se vuole migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni di CO2 come previsto dall’Accordo di Parigi. Al Ministro Salvini chiediamo di dedicare ai pendolari almeno la stessa attenzione che ha messo in questi mesi per il rilancio dei cantieri delle grandi opere”.
Al primo posto, in cima alla classifica, troviamo le ex linee Circumvesuviane. Si tratta di una linea di circa 142 km, ripartiti su 6 linee e 96 stazioni. Su questa linea ferroviaria ci sono stati moltissimi disagi, tanti incidenti, anche se sembra che la Regione Campania si stia muovendo per poter portare delle migliorie. A questo riguardo sono stati stanziati degli investimenti importanti per costruire 40 treni nuovi.
Al secondo posto troviamo la Roma-Lido, una linea di 28,3 km. In questo caso, la linea ferroviaria è presente nella classifica dato che essendo utilizzata per lo più delle volte dai pendolari, molto spesso salta delle corse creando grandi disagi.
Al terzo posto c’è la Catania-Caltagirone, linea che è celebre per i ritardi e le continue soppressioni di corse. Infatti solo nei primi sei mesi dello scorso anno, il 26% delle corse è stata soggetta a dei ritardi o addirittura soppressioni.
Le altre linee peggiori, in termini di affidabilità, troviamo la Milano-Mortara in Lombardia, una linea di 44 km che, nel periodo pre- pandemia, trasportava fino a 20mila passeggeri. Nel mese di settembre e di ottobre, la linea in questione ha subito il 7,35% tra ritardi o soppressioni. Sulla linea Milano- Mortara sono previsti degli interventi rimasti a metà poiché mancano 177 milioni di euro per completare il tutto.
Resta bloccata la situazione della tratta Verona-Rovigo, un percorso lungo 96,6 km. Situazione alquanto critica è quella che si verifica sulla Rovigo-Chioggia, una linea a binario unica che ha creato molti problemi negli ultimi mesi.
Se invece si analizza la questione sulla Genova-Acqui-Asti, è possibile affermare che qui il problema riguarda maggiormente la mancanza di investimenti sull’infrastruttura. Infatti 46 km sono ancora a binario unico.
All’inizio del 2022, la tratta Novara-Biella-Santhià è stata elettrificata invece, il percorso Biella- Novara è entrata a far parte della sperimentazione ad idrogeno andando così a creare una grande differenza tra le due tratte.
La linea che collega Trento e Bassano, il cui compito è quello di collegare con i centri urbani più importanti vede una lunghezza di 96 km. Da un anno e mezza sulla linea in questione vengono denunciati dei problemi di usura ai bordi delle ruote dei vari convogli, una situazione che spesso provoca la soppressione delle corse
La linea il cui compito è quello di collegare la città di Bologna con quella di Portomaggiore è lunga 45 km e vede numerosi lavori che hanno come scopo quello di interrare il tratto urbano presente tra Bologna Centrale e Bologna Roveri.
In soli 20 minuti la linea Bari Bitritto permette ai pendolari di raggiunger ei due estremi . Durante il secondo semestre del 2023, questa linea sarà interamente elettrificata.
Infine, sempre in Puglia, La tratta Corato- Andria è chiusa dal 2016, anno in cui si è ferificato un enorme disastro ferroviario. Da allora sono stati portati avanti dei lavori di raddoppio della tratta anche se per adesso non ci sono certezze.
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