Dall’inizio della pandemia di Covid, le PMI hanno investito maggiormente nell’e-commerce: ecco i dati dell’indagine condotta da UPS.
Secondo l’indagine condotta da UPS, le piccole e medie imprese italiane hanno investito di più nell’e-commerce, da quando è iniziata l’emergenza sanitaria globale legata al Covid. Un dato che vede un incremento del +10% delle pmi che hanno deciso di vendere mediante internet e di esportare all’estero i propri prodotti e servizi.
Le Pmi che hanno deciso di vendere online sono aumentate del 10% da quando è iniziata la pandemia di Coronavirus, secondo quanto emerge dall’indagine condotta da UPS, in collaborazione con Nathan Associates, Confartigianato Imprese, Federvini, Unioncamere e Pin-Polo Universitario Città di Prato dell’Università di Firenze.
Una scelta dettata dalle interruzioni delle catene di approvvigionamento e dalla volontà di accedere a specifici finanziamenti e a recuperare i costi. In particolare, sono le donne a essere maggiormente propense ad utilizzare il mercato online per i propri affari, soprattutto per la vendita all’estero: rappresentano, infatti, il 68% delle Pmi a conduzione femminile.
Nella classifica dell’e-Trade Alliance, l’Italia si trova al 21esimo posto tra i migliori paesi del mondo che hanno pmi che investono, per l’appunto, nel commercio in rete. Un dato positivo che, però, come fa notare UPS, cozza un po’ con la lentezza della digitalizzazione, rispetto agli altri paesi europei.
Secondo i dati forniti dall’indagine UPS, nei prossimi due anni aumenteranno gli investimenti nell’online per quanto riguarda le piccole e medie imprese. Dall’inizio della pandemia, c’è stato un aumento del 57% delle pmi che hanno deciso di effettuare vendite online, al fine di far fronte ad eventuali ed ulteriori blocchi pandemici e, quindi, della catena di approvvigionamento.
Il 55% delle imprese presenti nel campione ha affermato che è stato registrata una diminuzione del flusso di cassa a causa dell’emergenza sanitaria globale. Il 53%, invece, afferma di aver affrontato difficoltà con la conformità dei requisiti legati al Coronavirus.
“La pandemia ha accelerato il trend degli acquisti online come mai prima ma molte aziende non hanno ancora colto i vantaggi dell’e-commerce per entrare e crescere in nuovi mercati internazionali” ha dichiarato Britta Weber, Country Manager di Ups Italia, la quale spiega che, per intraprendere al meglio questa strada, è necessario avere il supporto tecnologico, nonché di “iniziative come il nostro Women Exporters Program, che sostiene le imprese guidate da donne affinché possano acquisire l’expertise necessaria per avere successo oltre confine“.
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