Il politico dell’opposizione russa Kara-Murza ha ricevuto una condanna a causa di un discorso pronunciato alla Camera dei rappresentanti in Arizona, dove ha denunciato il conflitto tra Russia e Ucraina. La sentenza prevede 25 anni di carcere per il dissidente accusato di tradimento da Mosca.
La Russia ha approvato, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, una legge che punisce la diffusione di informazioni mendaci e non veritiere che ha colpito Kara-Murza con lo scopo di placare i dissidenti e fornire un esempio chiaro come deterrente per chi volesse rilasciare informazioni strettamente correlate all’ambito militare russo e anche notizia non veritiere.
Le accuse contro Kara-Murza derivano da un discorso da lui pronunciato, il 15 marzo alla Camera dei Rappresentanti dell’Arizona negli Stati Uniti, in cui ha denunciato la guerra della Russia in Ucraina.
Gli inquirenti hanno aggiunto altre accuse tra cui il tradimento nei confronti dello Stato, mentre era già sottoposto a custodia cautelare.
Mosca ha deciso di creare una nuova legge che criminalizza la condivisione di false informazioni sui militari e la pena che è stata attribuita a Kara-Murza è la più importante tra quella emesse dalla Russia dopo aver reso operativa la nuova norma.
Il Cremlino ha utilizzato questo espediente per riuscire a sopprimere le critica in merito all’operazione militare speciale in Ucraina.
Kara-Murza è un politico di 41 anni appartenente all’opposizione russa, che dispone di passaporto britannico e russo ed è padre di tre figli.
In passato sì scagliato duramente contro il presidente Vladimir Putin facendo inoltre pressione sulle autorità occidentali in modo che imponessero sanzioni a Mosca.
Una posizione in piena contrapposizione al capo di Stato russo e in linea con l’opposizione che Putin ha sempre definito traditore.
Soltanto poche ore prima del suo arresto la cnn ha trasmesso un’intervista a Kara-Murza dove ha precisato che: “la Russia era governata da un regime di assassini”.
Si anche scagliato contro la scelta del Cremlino de bombardare ripetutamente obiettivi civili in Ucraina e ha parlato in tutta Europa e negli Stati Uniti delle azioni intrapreso dall’esercito russo.
Durante il discorso finale tenuto alla Corte, la scorsa settimana, il dissidente ha paragonato il proprio processo a quello attuato nei confronti di Stalin negli anni 30, che si era tenuto a porte chiuse. Processi che furono definiti farsa e nei quali l’imputato stesso si era rifiutato di chiedere alla Corte di assolverlo spiegando di essere rimasto soltanto a guardare e di essere orgoglioso di ciò che aveva detto in precedenza.
Kara-Murza ha dichiarato che: “i criminali dovrebbero pentirsi di ciò che hanno fatto. Io, invece, sono in prigione per le mie opinioni politiche. So anche che verrà il giorno in cui l’oscurità sul nostro paese si dissiperà”.
Condividere informazioni che screditano l’esercito di Mosca può ricevere una condanna molto importante, che si distingue in due sostanziali forme ovvero lo screditare l’esercito che può arrivare fino ad una pena di cinque anni di detenzione ma diffondere deliberatamente notizie false può arrivare fino a una pena di 15 anni di carcere.
Secondo le autorità russe in questa lotta contro l’occidente prendono parte anche anche i politici filo governativi, che sostengono che una società unita è vitale ed essenziale per contrapporsi alle minacce esterne e coloro che mettono in dubbio le azioni intraprese dalla Russia in Ucraina, secondo Mosca, fanno parte di un’organizzazione filo occidentale che tenta di minare la campagna militare in Ucraina.
Il politico russo si ammalato due volte, una nel 2015 e una nel 2017, in maniera improvvisa ed è emersa la notizia di un possibile avvelenamento da parte dell’intelligence russa. In entrambe le occasioni, nonostante il coma, è riuscito a riprendersi, ma non è mai stata fatta luce sulla questione.
Mosca ha negato il coinvolgimento nei due episodi e gli avvocati di Kara-Murza hanno sottolineato che, a seguito degli avvelenamenti il politico, ora soffre di un grave disturbo nervoso che prende il nome di polineuropatia.
La condanna a 25 anni di carcere per Kara-Murza, a seguito della divulgazione di informazioni, ritenute false da Mosca, in merito al conflitto in Ucraina, ha generato critiche e condanne internazionali nei confronti della Russia.
Il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite ha esplicitamente chiesto la liberazione del politico alle autorità russe.
Volker Turk, alto funzionario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha dichiarato in merito che: “Nessuno dovrebbe essere privato della propria libertà per aver esercitato i propri diritti umani, e chiedo alle autorità russe di rilasciarlo senza indugio”.
Ha sottolineato inoltre che la condanna emessa rappresenta “un altro colpo allo stato di diritto e allo spazio civico nella Federazione Russa. Ha un altro colpo allo stato di diritto e allo spazio civico nella Federazione Russa”.
Anche il ministero degli esteri della Germania ha criticato e condannato duramente la condanna inflitta al politico dell’ opposizione russa.
Le autorità britanniche hanno deciso di convocare l’ambasciatore russo, dopo la condanna emessa che è stata descritta come “politicamente motivate“.
Il ministro degli Esteri del Regno unito James Cleverly ha riferito in una dichiarazione che: “La mancanza di impegno della Russia nella protezione dei diritti umani fondamentali, inclusa la libertà di espressione, è allarmante.”
Sottolineando inoltre: “Continuiamo a sollecitare la Russia ad aderire ai suoi obblighi internazionali, compreso il diritto di Vladimir Kara-Murza a un’assistenza sanitaria adeguata“.
La Gran Bretagna ha già emesso sanzioni rivolte al giudice che ha presieduto il processo per un coinvolgimento in merito ai diritti umani e, alla luce delle nuove vicende, sembra che saranno prese ulteriori misure contro coloro che sono coinvolti in merito alla “detenzione e maltrattamenti” di Kara-Murza.
Maria Eismon che segue la causa legale per conto di Kara-Murza dopo la conclusione dell’udienza ha sostenuto che si tratta di una condanna terrificante ma anche specificato un alto apprezzamento per il lavoro svolto dal suo cliente.
Ha precisato che: “Quando [il signor Kara-Murza] ha sentito che erano stati decisi 25 anni, ha detto: la mia autostima è persino aumentata; mi sono reso conto che stavo facendo tutto bene!”.
Lynne Tracy, ambasciatrice statunitense, ha precisato che si tratta del tentativo del tribunale di mettere a tacere i dissidenti politici della Russia e ha sottolineato che: “La criminalizzazione delle critiche all’azione del governo è un segno di debolezza, non di forza“.
Le associazioni per i diritti umani hanno condannato immediatamente la sentenza del politico russo e la Human Rights Watch, nel frattempo ha descritto la decisione e la successiva condanna emessa dalle autorità giudiziarie russe come una “parodia della giustizia”. Ha poi chiesto a Mosca di liberare il prigioniero immediatamente.
Amnesty International ha sostenuto che la condanna mostra “l’ennesimo agghiacciante esempio della sistematica repressione della società civile”.
Vladimir Kara-Murza, moglie del politico, ha sottolineato il “coraggio” del marito dopo aver ricevuto la condanna a 25 anni di detenzione a seguito della sua condanna verso il conflitto tra Mosca e Kiev.
Evgenia ha spiegato che “Un quarto di secolo – questo è un ‘5+’ per il tuo coraggio, coerenza e onestà nei tuoi molti anni di lavoro. Sono eternamente orgoglioso di te, mia cara, e sono sempre con te.”
Precisando che: “Un 5+ è paragonabile a un A+ nel sistema educativo russo.”
Il capo della politica estera dell’Unione Europea Borrell ha affermato in merito: “La decisione oltraggiosamente dura del tribunale dimostra ancora una volta chiaramente l’abuso politico della magistratura al fine di esercitare pressioni su attivisti, difensori dei diritti umani e qualsiasi voce che si opponga all’illegittima guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”.
Precisando inoltre che: “Chiediamo alla Russia di rilasciare immediatamente e senza condizioni tutti coloro che sono stati imprigionati per accuse motivate politicamente”.
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