La pallavolo è uno sport di squadra, il più praticato a scuola in Italia. Si affrontano due formazioni composte da sei giocatori l’una più il libero, introdotto qualche lustro fa. Il campo è diviso da una rete e lo scopo è di far cadere a terra la palla nel campo avversario. Palla che deve essere di cuoio vero o sintetico e non deve pesare più di 280 grammi. L’area di gioco è rettangolare (9 metri per 18 metri) e le linee di delimitazione fanno parte del campo stesso. Dalla linea sotto rete, che divide i due campi, viene tracciata – a distanza di tre metri – un’altra linea per delimitare la zona d’attacco.
Uomini e donne
La pallavolo, chiamata comunemente anche con il termine inglese volley, è praticata sia dagli uomini sia dalle donne. La rete è disposta a un’altezza di 2,43 metri per gli uomini e 2,24 metri per le donne. Per le squadre miste, per le giovanili e per le lezioni a scuola ci sono altezze ancora inferiori. In campo femminile, vince la squadra che per prima conquista due set, in campo maschile invece è necessario arrivare a tre.
I set
La partita è divisa in set, i quali vengono vinti dalla prima squadra che arriva a 25 punti, con almeno due punti di distacco dall’altra. Al termine di ogni set, le squadre hanno alcuni minuti di pausa per riposare e parlare con l’allenatore. E sono obbligate a cambiare campo. La partita si disputa al meglio dei tre set in campo maschile, dei due in quello femminile. La squadra che ne conquista per prima due o tre, porta a casa la vittoria. Il terzo (per le donne) o quinto set (per gli uomini) è chiamato tie-break e vince chi per primo arriva a totalizzare 15 punti.
Attacco e difesa
Nel volley ci sono due distinte azioni di gioco: la difesa e l’attacco. E pure il campo è suddiviso in zona d’attacco e zona di difesa, che va dalla linea dei tre metri a fondo campo. Dentro l’area di gioco ci sono sei posizioni che corrispondono all’ordine di battuta: si assegna il numero uno alla zona di difesa di destra, il 2 alla zona di attacco di destra e si prosegue in sento antiorario fino alla zona 6, corrispondente a quella centrale di difesa.
E’ considerato muro la parte del corpo, solitamente gli arti superiori, che uno o più giocatori di prima linea possono innalzare al di sopra della rete al fine di arrestare il colpo avversario. L’atleta può toccare il pallone, oltrepassando la rete, senza toccarla.
Si chiama battuta o servizio il colpo che mette in gioco la palla, inviandola nel campo avversario. Diversi sono i tipi di battuta, classificati in base a dove viene colpita la palla: battuta in salto, battuta dall’alto e battuta dal basso, obbligatoria fino alla categoria Under 14 e nelle lezioni scolastiche.
I ruoli
I ruoli dei giocatori in campo sono: palleggiatore, centrale, banda, opposto e libero. Quest’ultimo ha davvero l’unico scopo di difendere il campo dagli attacchi della squadra avversaria in zona 6. Indossa una maglia di colore diverso dal resto della squadra, non può battere o fare muro. Alla fine di ogni azione viene assegnato un punto.
Falli
Viene considerato fallo se si tocca la rete, se si oltrepassa la linea di metà campo, se si tocca il pallone oltre la rete, ostacolando lo svolgersi dell’azione avversaria. Esistono poi i falli di posizione: quando si è in zona di difesa e si attacca saltando dalla zona di attacco; quando al momento della battuta, il giocatore non si trova nella sua posizione di gioco; quando un giocatore esegue un servizio al posto di un altro.
Il fallo di tocco avviene quando una squadra tocca quattro volte la palla prima di rinviarla verso il campo avversario; quando un giocatore tocca due volte consecutivamente il pallone; quando la palla viene fermata o lanciata. Per ogni azione di gioco, la squadra ha a disposizione tre tocchi per mandare o rimandare la palla nel campo avversario. La palla può essere colpita con qualsiasi parte del corpo, ma è considerato fallo il contatto con il palmo della mano. E’ considerata invasione se un atleta mette il piede nel campo avversario o tocca la rete.
L’arbitro
Ogni partita di pallavolo deve essere diretta da un arbitro, che assegna i punti alle squadre e fischia gli errori e i falli. Questi è posizionato su un seggiolino rialzato all’altezza della metà campo, dove c’è la rete.