Partiamo da un fatto significativo: una coppia britannica è stata ripresa durante un atto sessuale e il video è stato poi diffuso sul web su siti amatoriali per adulti. Fin qui niente di strano se non fosse che non si tratta di una ripresa con consenso dei due involontari “attori”. Dunque, uno dei tanti casi di guardoni-voyeur che girano un video di nascosto, a tradimento? Sì, ma solo in parte: il colpevole non era infatti fisicamente vicino ai due, ma ben lontano, perché aveva “preso possesso” in modo subdolo della Smart TV utilizzando un software malevolo. Quanto sono pericolose le televisioni intelligenti connesse al web e come è possibile difendersi? Scendiamo nel dettaglio.
Prima di tutto, come è stato possibile un tale affronto alla privacy? Non c’è una vera spiegazione definitiva, dunque dovremo fare ipotesi. Molto probabilmente l’attacco è avvenuto attraverso un software che era stato installato sulla Smart TV, che era malevolo nel senso che non era ciò che sembrava in un primo momento. Una seconda ipotesi parla della possibilità che il simil-virus sia stato caricato all’interno di una penna USB, ma ciò implica che A) il colpevole ha agganciato fisicamente la flash memory quindi trattasi di qualcuno vicino alla coppia o B) che il virus fosse presente da prima e che sia stato trasferito alla TV vista la mancanza della barriera informatica. Quel che rimane è che le Smart TV e soprattutto il loro mercato di applicazioni spesso proprietario alla marca produttrice oppure del sistema operativo (come Android e dunque Google sulle Sony) sono meno protette di smartphone e tablet oppure PC. Non ci sono antivirus e molti servizi di Web TV non utilizzano il protocollo SSL.
Nel caso specifico, la Smart TV aveva una webcam collegata (solitamente si usa per Skype, per videochiamate sfruttando il grandissimo schermo della televisione e la connessione o Ethernet oppure Wi-fi). Il cyber-criminale ha acceso la webcam senza farlo notare alla coppia e ha semplicemente registrato l’amplesso per poi condividerlo su contenitori video per adulti. Il tutto a insaputa delle vittime, che si dice siano stati avvisati da amici (che a quanto pare sono frequentatori di suddetti portali…). Ebbene, come difendersi da tutto questo.
Il primo passo è quello di scaricare applicazioni sicure e non addentrarsi nei meandri dei mercati di software con app equivoce oppure evidentemente non rassicuranti. Aggiornare sempre quelle scaricate a ogni rilascio di nuovo firmware così come aggiornare sempre l’OS della Smart TV a ogni update. Quando non necessario, non tenere collegata la TV alla rete. Ultimo, ma non per importanza, quando la situazione diventa piccante e si è sul divano davanti alla TV, magari scollegare la webcam che inquadra alla perfezione l’atto in corso.
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