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Stelle cadenti di primavera, arrivano le Liridi

Uno spettacolo garantito, quello della pioggia di ‘meteore capricciose’, così come vengono definite le Liridi, le stelle cadenti più antiche da osservare in cielo. E la settimana delle Liridi, le stelle cadenti di primavera è in arrivo tra il 22 e il 25 aprile. Ogni anno ad aprile la Terra attraversa la scia di detriti che la cometa G1 Thatcher lascia al suo passaggio. Le polveri che precipitano sulla Terra, e che entrando nell’atmosfera prendono fuoco, creano quella caratteristica scia luminosa nel cielo notturno.

Perché si chiamano Liridi

Perché Liridi? Perché sembrano provenire dalla costellazione della Lira, la cui stella principale, Vega, è quella più individuabile una delle stelle più luminose in cielo. La Lira è una costellazione ben osservabile dall’emisfero boreale e da gran parte di quello australe, specialmente nei mesi compresi fra giugno e settembre; nell’emisfero nord inoltre è ben osservabile anche durante tutto l’autunno e parte della primavera.

Che cosa accadrà nei nostri cieli

Quest’anno la Terra si troverà alla minima distanza dalla scia di detriti di G1 Thatcher nelle notte tra il 21 e il 22 aprile e il momento ideale per godersi lo spettacolo sarà la parte centrale della notte fino all’alba, cioè dopo il tramonto della Luna, che la notte tra il 21 e il 22 aprile sarà quasi al primo quarto. La pioggia di meteore ‘capricciose’ al momento del picco potrebbe sfoggiare circa 20 meteore all’ora, ma ci sono anni in cui se ne possono vedere fino a 100 all’ora. In attesa del picco,meteo permettendo, anche in queste sere si potrebbe avere la fortuna di cogliere qualche stella cadente in quanto lo sciame è già moderatamente attivo e lo sarà fino al 25 aprile.
In questa occasione inoltre la nube di detriti che la Terra attraversa è quella lasciata lungo la sua orbita dalla cometa Thatcher, che passa nel Sistema Solare interno ogni 415 anni (l’ultima volta è stato nel 1861 e ripasserà nel 2276). Lo spettacolo sarà migliore per gli appassionati che si troveranno nell’emisfero settentrionale, quindi sguardi al cielo notturno sebbene bisognerà fare un po’ le ore piccole.

Riccardo Mantica

Nell’editoria online dal 2001 quando scrivere per il web era una chimera. Pubblicista dal 2005, blogger per caso nel 2010, ha vissuto l’avvento del web 2.0 e dei social network condividendone gioie e dolori. Le passioni coltivate negli anni per sport, motori e tecnologia sfociano oggi anche nel panorama della mobilità sostenibile. Il motto preferito? Guardare sempre avanti senza dimenticare il passato. Stay tuned!

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