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Le truffe più frequenti a cui prestare attenzione

Sono stato truffato, cosa devo fare? Tante volte abbiamo letto una richiesta del genere da parte di persone che sono state vittime di truffe online, per la strada o addirittura in casa propria. Anche se sono spesso gli anziani ad essere le vittime preferite dai malintenzionati, poiché certamente più vulnerabili, non bisogna sottovalutare il fatto che le truffe più frequenti ormai non accadono soltanto agli sprovveduti per strada o addirittura nelle proprie case, ma anche online, attraverso social network o app di messaggistica istantanea. I malintenzionati hanno affinato con gli anni le tecniche per raggirare le vittime, per questo occorre sempre stare in guardia per non trasformarsi nel prossimo bersaglio. Vediamo di seguito un elenco delle truffe più comuni e a chi chiedere aiuto in caso di bisogno.

Le truffe online

Le truffe online sono aumentate in maniera esponenziale con l’avvento degli smartphone. Ci sono truffe online di ogni tipo, perpetrate via mail, social network, siti tematici ed app di messaggistica istantanea. Solo per citarne alcune, ecco di seguito alcuni esempi di truffe online. Mentre in questo link trovate l’elenco completo delle truffe online.

In genere le truffe su Subito.it funzionano così: l’utente che ha messo in vendita un oggetto viene contattato con un messaggio sgrammaticato scritto da un certo Dottor Tal Dei Tali che vive all’estero. In passato il paese più gettonato per le truffe su Subito.it era la Costa d’Avorio. Il Dottor Tal Dei Tali, con espressioni estremamente gentili, manifesta interesse per il bene in vendita e chiede che gli venga spedito, annunciando che si farà carico delle spese di spedizione e che pagherà al ricevimento della merce. La truffa scatta qui: mai spedire merce prima di avere incassato preventivamente un pagamento, soprattutto se si spedisce all’estero.

Le truffe WhatsApp più frequenti sono due:

  • una consiste in un messaggio contenente un link che reindirizza ad un sito malevolo e chi lo clicca installa sul proprio smartphone una serie di malware che interferiscono con la navigazione e violano la privacy; a volte questo link malevolo può essere spacciato per un buono sconto Ikea o Eurospin o di qualsiasi altro negozio o grande magazzino.
  • Il secondo tipo di truffa WhatsApp è un messaggio che annuncia il blocco dell’applicazione a meno che non si versino dei soldi, in genere 0,99 centesimi. Mai cliccare link sospetti e mai versare soldi in risposta ad un messaggio di WhatsApp.

Le truffe su Amazon riguardano generalmente due attori: un acquirente truffato e un venditore disonesto che mette in vendita merce che non spedirà mai. Poi ci sono pseudo-venditori che richiedono un pagamento tramite canali diversi da Amazon (bonifico, versamenti tramite servizi di money transfer, ecc…) che incassano i soldi e spariscono. Mai effettuare un pagamento prima che la transazione sia conclusa e mai uscire fuori dai canali di pagamento ufficiali di Amazon.

La classica truffa Airbnb è quella di chi propone un alloggio principesco che poi alla prova dei fatti si rivela una latrina. Una truffa Airbnb che viene fatta online è quella del padrone di casa che invia una mail proponendo uno sconto qualora gli ospiti fossero disposti ad accettare un pagamento anticipato fuori dal canale ufficiale Airbnb, magari tramite un versamento da carta prepagata a carta prepagata. Questo tipo di pagamento non è accettato come prova di una transazione per cui chi accetta potrebbe incorrere in una truffa. E di solito è così.

Anche altre truffe online passano dalla casella email, nella quale arriva una (finta) comunicazione della banca o delle Poste che chiede al malcapitato di ‘sbloccare’ il conto inserendo i suoi codici segreti di accesso. La mail contiene un link che reindirizza ad una pagina web del tutto simile a quella dell’istituto, simile ma farlocca. Ovviamente è una trappola per carpire le informazioni riservate ai correntisti. Questa fattispecie di truffa si chiama phishing, dal momento che la mail contenente il link malevolo funziona come un amo al quale i pesci più sprovveduti finiscono per abboccare. Ricordate che la vostra banca e la posta non vi chiederanno mai i dati personali tramite mail o tramite telefonate. Al massimo potrebbero invitarvi a recarvi presso la sede dell’istituto per parlare con un operatore o ad accedere alla vostra area riservata dell’home banking. Ma anche in questo caso, non sarete mai invitati a cliccare alcun link.
Potreste anche ricevere una email o un messaggio Facebook da un ‘amico’ in difficoltà in un aeroporto dall’altra parte del mondo che vi chiede un versamento per poter rientrare a casa. In realtà è probabile che il malintenzionato sia riuscito ad entrare nel profilo o nella mail del vostro amico, non direttamente, ma tramite un malware che invia messaggi automatici a tutti i contatti del vostro amico addirittura a sua insaputa. Questa tecnica si chiama ‘scam’.

Poi ci sono le truffe romantiche, dette anche truffe sentimentali, che colpiscono malcapitati presi in giro da qualcuno che prima li fa innamorare e poi estorce loro denaro. Di questo tipo di truffa sentimentale su internet se ne parla già da diversi anni, ma c’è ancora chi continua a caderci. Tecnicamente si chiama ‘scam sentimentale’ e il copione è sempre il medesimo. Per esempio può trattarsi di una persona ‘timida’ che prende coraggio e si fa avanti (‘Ciao, ti osservo spesso su Facebook e devo dire che sei bellissimo… io mi trovo a Berlino e mi piacerebbe venire a trovarti. Puoi aiutarmi con i soldi del biglietto?’). Il contatto può essere un’unica mail inviata ad una generalità di destinatari nella speranza che qualche pollo abbocchi, oppure un determinato utente può essere preso di mira e ‘lavorato’ per settimane o anche per mesi al fine di spremerlo. Lo scam sentimentale avviene tramite mail, messaggini telefonate e social network.

Truffe immobiliari

Poi ci sono le truffe immobiliari che avvengono anche online dato che sempre più utenti fanno ricerche di case in affitto o in vendita in maniera ‘fai da te’ per evitare i costi delle agenzie immobiliari. Occorre però prestare molta attenzione alla veridicità degli annunci che si trovano online, dato che quelli troppo allettanti potrebbero nascondere delle truffe. Le truffe immobiliari possono essere delle nature più disparate.

  • La truffa immobiliare del pagamento in eccesso consiste nell’inviare al truffato una contabile bancaria (finta) con un acconto superiore a quello pattuito, per poi scusarsi della svista e chiedere indietro i soldi (veri) della differenza.
  • La truffa immobiliare che consiste nel vendere proprietà altrui: ebbene sì, succede anche questo! Magari chi ha libero accesso ad una proprietà (perché è parente del proprietario o perché lavora per lui) prova a vendere l’immobile non avendone diritto e incassa una caparra in nero per bloccare l’affare.
  • La truffa immobiliare dell’anticipo: qualcuno che si trova all’estero desidera acquistare o affittare la vostra proprietà, ma vi chiede un anticipo per far fronte alle spese burocratiche promettendo di risarcirvi ad affare concluso. Ovviamente è una truffa.

Truffe telefoniche al fisso e al cellulare

Passiamo adesso alle truffe telefoniche. Una truffa particolarmente subdola è la cosiddetta ‘truffa del sì’. Un utente viene contattato telefonicamente da un call center che gli domanda ‘è lei il signor Tal Dei Tali?’ Il malcapitato di turno risponde ingenuamente di sì e firma la sua condanna: quel sì viene registrato, estrapolato dal contesto e cucito ad arte in una conversazione nella quale il truffatore chiede al malcapitato se voglia stipulare un contratto.
Un’altra truffa odiosa è quella che riguarda numerazioni speciali (70-, 899, ecc…) e numerazioni internazionali (00–): mai accettare telefonate da prefissi a pagamento o da prefissi stranieri se non si hanno amici o parenti in un determinato paese e non si riconosce il prefisso. Solo per il fatto di rispondere alla chiamata si rischia di vedere prosciugato il proprio conto telefonico.
Ma ci sono anche gli sms che arrivano sul cellulare e invitano a chiamare dal telefono fisso il numero di una ipotetica segreteria telefonica per ascoltare un messaggio vocale. Anche in questo caso, se si richiama il numero, un solo scatto può arrivare a costare 15 euro e ovviamente non c’è nessun messaggio da ascoltare. Qui di seguito la casistica delle più frequenti truffe telefoniche.

Truffe agli anziani

Le vittime preferite dei truffatori sono gli anziani. Una truffa ricorrente è quella che vede l’arrivo di una telefonata in cui qualcuno avverte l’anziano che un congiunto ha avuto un piccolo incidente stradale e ha bisogno urgente di denaro. Al malcapitato viene detto di portare in un dato posto il contante, ma una volta giunto nel luogo pattuito viene rapinato in pochi istanti dai truffatori, che spariscono in fretta. Una variante è quella dell’acquisto inaspettato: l’anziano viene raggiunto da qualcuno che, dimostrando di conoscere lui e la sua famiglia, si lamenta perché ha venduto un oggetto ad un nipote ma non ha ancora ricevuto il pagamento. Ragion per cui minaccia di denunciare il giovane. In genere l’anziano preso dal panico mette mano al portafoglio e si lascia truffare. Falsi preti, finti pompieri, medici e suore: così i ladri ingannano, specialmente gli anziani ed entrano in casa loro per derubarli. Una delle truffe più diffuse è quella del finto amico di famiglia o parente che vi ferma per strada fingendo confidenza, magari facendo il nome di qualche altro parente. Poi il truffatore si fa aprire la porta di casa vostra con una scusa (chiede di poter andare in bagno o di avere un bicchiere d’acqua), per rovistare nei cassetti in cerca di soldi o preziosi. Di seguito alcuni esempi, in questo link invece le più diffuse truffe agli anziani.

I truffatori si presentano a casa della vittima spacciandosi per falsi dipendenti Enel, Telecom, Inps, oppure falsi elettricisti, idraulici e addirittura poliziotti o infermieri che fanno visite a domicilio. Una volta entrati in casa puntano a sottrarre il vostro denaro per inesistenti contratti o prestazioni lavorative a domicilio mai effettuate.

Come nel caso precedente, in questo caso i truffatori si presentano a casa della vittima, e dicono di dover consegnare un pacco con della merce ordinata da figli o parenti. Il malintenzionato consegna davvero un oggetto di poco valore alla vittima, dicendo di aver preso accordi con un parente per la consegna. A questo punto chiede di anticipare il denaro per ritirare il pacco, che ovviamente finisce nelle tasche dei delinquenti. Una variante della truffa è far recapitare a casa del malcapitato un pacco anonimo con pagamento alla consegna.

In questo caso i truffatori, che spesso agiscono in coppia, mostrano alla persona delle carte spiegando che, per entrare in possesso della donazione o dell’eredità ricevuta da un qualche non meglio precisato parente lontano o conoscente benefattore, è necessario perfezionare l’atto di trasferimento presso un notaio. I delinquenti si offrono di accompagnare la vittima a ritirare i soldi per la parcella, e poi fingono accompagnarla in auto dal notaio. Invece con una scusa la vittima viene fatta scendere dall’auto e i truffatori fuggono col denaro.

Il bersaglio dei truffatori in questo caso sono le persone che escono dalla banca o dalla posta dopo aver ritirato del denaro o la pensione. I malviventi si presentano come dipendenti dell’agenzia incaricati di controllare il numero di serie delle banconote appena prelevate. Il falso dipendente finge di controllare i numeri di serie in cerca di un errore inesistente e scambia le banconote vere con quelle false.

La truffa della lotteria arriva tramite lettera: la vittima riceve una busta in cui si annuncia la vincita di un premio ad una lotteria. Per riceverlo, però, bisogna pagare le spese necessarie alla spedizione e al ritiro tramite un vaglia postale. Inutile dire che nessuna vincita alla lotteria si riscuote in questo modo.

Una persona vi ferma per strada e chiede di poter effettuare un’intervista generica, così inizia a formularvi delle domande sui vostri gusti e sulle vostre abitudini. Alla fine chiede di firmare un modulo per testimoniare che l’intervista è avvenuta realmente. Voi non leggete e vi fidate dello sconosciuto, ma si tratta spesso di un contratto di vendita di servizi a pagamento.

Tra le varianti delle truffe subite nei parcheggi dei supermercati, soprattutto ai danni di donne che lasciano la borsa sul sedile dell’auto mentre caricano la spesa, c’è quella delle monetine per terra. Mentre la vittima carica le buste della spesa in auto, qualcuno vicino lascia cadere delle monetine: la vittima si china per aiutare a raccogliere i soldi mentre un complice apre la portiera e ruba la borsa dal sedile.

Truffe agli automobilisti

Il classico intramontabile è quello dell’acquisto conveniente che poi si rivela un pacco. Una volta compravi un autoradio nel parcheggio dell’autogrill e poi trovavi un mattone nella confezione, oggi i truffatori spacciano finti tablet, finti smarphone e mattoni veri. Una truffa particolarmente diffusa ai danni degli automobilisti è la truffa dello specchietto.

La cosiddetta truffa dello specchietto è certamente tra le più diffuse e avviene così: mentre si fa manovra si sente un rumore sulla carrozzeria: un automobilista si avvicina e, mostrando lo specchietto della sua propria auto rotta, chiede un risarcimento. In realtà lo specchietto era già rotto e il rumore sulla carrozzeria è provocato con un trucco per rendere più credibile la situazione.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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