L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato travolto dalla questione legale, che lo vede protagonista in diverse cause, dove è sotto indagine per diverse tipologia di azioni che sononritenute contro la legge. Dopo che lui stesso nel weekend ha rivelato del possibile arresto l’attenzione mediatica si concentrata attorno alla vicenda, sembra che il gran giurì sia arrivato ad un punto di svolta per ora però rimane in sospeso la vicenda ancora la vicenda Daniels che verrà invece discussa, stando alle rivelazioni emerse, la prissima settimana nonostante l’attesa oressante dei media e le informazioni diffuse dal tycoon.
Le vicende legali che coinvolgono l’ex capo di Stato repubblicano sembrano arrivate a un punto di svolta. Le indagini sono inerenti i fatti riguardanti l’assalto a Capitol Hill, attuato dai repubblicani, che hanno contestato le elezioni presidenziali e la vittoria dei democratici e di Biden, fino ad arrivare ai casi di Carroll e alla faccenda, delicatissima, del pagamento utilizzato per pagare il tesinto silenzio sulla relazione, risalente a molti anni fa, con la star a luci rosse Daniels.
Dopo l’annuncio avvenuto lo scorso weekend che riferiva di un possibile arresto per il leader repubblicano, che lui stesso ha voluto condividere con i sostenitori per affermare, Innanzitutto, la propria innocenza ma anche per chiedere proteste contro le indagini intentate nei suoi confronti e ciò non ha fatto altro che alzare il malcontento dei pubblici ministeri, che stanno effettuando l’indagine alla quale è sottoposto Trump. I media statunitensi e internazionali hanno trattato la vicenda diffondendo informazioni e opinioni che non sono piaciute al gran giurì, in quanto vogliono portare avanti il loro lavoro in maniera neutra e senza sollecitazioni o intromissioni esterne. Si tratta di una questione delicata, in quanto Trump sarebbe il primo ex presidente degli Stati Uniti d’America ad essere accusato formalmente e, nonostante sia molto improbabile un periodo di detenzione, anche soltanto la convalida delle accuse getterebbe fango e l’immagine del leader dei Maga che sta correndo per elezioni presidenziali ma, sopratutto, creerebbe un precedente negli Stati Uniti.
Gli sviluppi nelle indagini del gran giurì di Manhattan su Trump
Va precisato innanzitutto che l’attesa per questo possibile arresto è stata alimentata dallo stesso Donald Trump. Il leader dei repubblicani ha rivelato di una possibile condanna a suo carico che poteva, secondo le sue parole, avvenire all’inizio della settimana, si è rivelata infondata in quanto la prossima settimana probabilmente si avrà la sentenza che definirà realmente la situazione legale, attualmente davvero delicata, dell’ex presidente USA.
il procuratore distrettuale Alvin Bragg ha deciso di non fornire informazioni aggiuntive in merito all’indagine per evitare speculazioni politiche informazioni false sui media. Ha ribadito che il pubblico sarà messo al corrente della gli esiti dell’indagine quando essa sarà giunta al termine.
Bragg ha precisato più volte personalmente, ma anche tramite il personale del suo ufficio, che non appena il lavoro del Gran Giuri sarà concluso verrà fornita una spiegazione dettagliata degli esiti dell’indagine, per far comprendere ai cittadini statunitensi le motivazioni della decisione che verrà presa, quindi o procedere con una denuncia o concludere il lavoro iniziato senza procedere con un atto d’accusa.
È stato dichiarato in merito che: “se le accuse vengono portate alla conclusione, sarà perché lo stato di diritto e la fedele esecuzione del dovere del procuratore distrettuale lo richiedono“. Nella giornata del 23 Marzo la Commissione non ha valutato la situazione in relativa alla pornostar Daniels ma, dalle informazioni emerse dai media locali e condivisa anche dalla CNN, sembra che lunedì 27 narzo verrà discussa anche la chiacchierata questione inerente il pagamento attuato per silenziare la relazione con l’attrice a luci rosse.
Proprio mentre le immagini sembrano volgere ad una conclusione, i ministeri hanno deciso di valutare la natura storica, si tratta di un azione senza precedenti e sembra che l’ufficio del procuratore Distrettuale, attualmente, stia riorganizzando e ripianificando le ultime mosse dopo gli avvenimenti della settimana.
Le affermazioni pervenute da Trump nel weekend hanno gettato nel caos i media e così è cresciuta notevolmente anche la pressione intorno al Gran giurì e in particolar modo attorno alla figura del procuratore generale. L’aspettativa che si è creata in questa settimana è stata causata sostanzialmente dallo stesso leader repubblicano che, secondo molti esperti, ha attuato questa strategia per attirare consenso e indignazione nei confronti di un procedimento verso un ex presidente, ancora prima che effettivamente siano state mosse accuse concrete.
È stato poi anche attuata una sorta di contromisura dalle autorità governative repubblicane che hanno deciso di avviare un’indagine sul fatto che l’ufficio del procuratore Distrettuale utilizzi denaro della pubblica sicurezza con fini politici. Lo stesso Trump nella giornata di ieri giovedì 23 Marzo precisato: “c’era un tale disordine nell’ufficio del procuratore Distrettuale di Manhattan”.
Il procuratore sta indagando sul ruolo avuto da Trump nella pagare la star del cinema per adulti Stormy Daniels prima delle elezioni presidenziali del 2016, per evitare che emergesse la relazione avuta negli anni precedenti. Ovviamente Trump ha negato la vicenda discostandosi completamente dai fatti e ha, nuovamente, dichiarato che si tratta di un accanimento nei suoi confronti ribadendo la propria estraneità ai fatti.
Il dipartimento di polizia di New York sta ascoltando testimoni, per le differenti cause in atto nei confronti di Trump, e la polizia si è organizzata per evitare possibili disordini in caso di un arresto dell’ex presidente. Fino a questo momento non sono state effettuate manifestazioni violente o agitate, ma dato i trascorsi, la minaccia rimane alta e, quando si parla di Trump e di manifestazioni, l’attenzione è elevatissima oprattutto dopo che il repubblicano ha chiesto ai sostenitori di manifestare.
Secondo un funzionario che collabora e ha dimestichezza attorno al caso di Trump Hush Money, come riporta galileus web, non è chiaro se e quando arriverà un’accusa e ha spiegato che l’ufficio del procuratore vuole mantenere, perlomeno fino alla conclusione, massimo riserbo sulle notizie che emergeranno d’ora in poi.
Il procuratore Bragg sta ragionando se richiamare l’ex avvocato e faccendiere di Trump Cohen per confutare la testimonianza fornita dall’avvocato Robert Costello o se eventualmente chiamare un ulteriore testimone per rafforzare il caso, e tali informazioni sono considerate essenziali per determinare se andare contro a una denuncia ufficiale o se far decadere la questione.
Costello avuto modo di effettuare la sua testimonianza, lunedì scorso, davanti al Gran giurì, dopo la richiesta ufficiale da parte degli avvocati di Trump che puntano a screditare e a rendere inaffidabile il testimone Cohen,che è fondamentale indagini inerenti il pagamento della pornostar, in quanto affermato di aver effettuato personalmente 130.000 dollari di bonifico ma, soprattutto, ha precisato che Trump era consapevole di tutto.
Non è dato sapere se la testimonianza di Costello abbia apportato modifiche significative nel filo di pensiero del procuratore distrettuale che sta riflettendo sul fatto di sentire o meno un ulteriore testimone.
Elie Honig, ex procuratore e analista legale Senior della Cnn ha riferito che: “Fino a questo punto, il gran giurì aveva ascoltato solo i testimoni dell’accusa, interrogati dai pubblici ministeri, senza alcun contributo da parte dell’avvocato difensore o di potenziali imputati. Quindi Costello avrebbe dato al gran giurì una prospettiva difensiva, per la prima volta.”
Lo stesso Costello ha confessato alla CNN che la sua udienza a Manhattan davanti al gran giurì lunedì è stata tratti controversa.
Ha precisato che durante l’interrogatorio è stato ascoltato da un pubblico ministero mentre gli altri sette assistenti erano nella sala del gran giurì. Proprio in questa occasione però lo stesso Costello ha sfidato i giudici chiedendo come mai gli erano stati menzionati soltanto sei documenti rispetto ai centinaia consegnati. Ha precisato che, nel momento in cui ha fatto in prima persona questa precisazione, parte dei membri della Commissione hanno annuito in accordo con la dichiarazione di Costello.
Ha affermato che: “Senza dubbio la mia testimonianza ha avuto un impatto sul gran giurì. Ho detto la verità su Michael Cohen. Non ho cercato di mettere in imbarazzo l’ufficio del procuratore distrettuale o Alvin Bragg”.
L’ex avvocato di Trump Cohen ha spiegato che tutto ciò che ha sentito da parte di Costello in merito alla vicenda Daniels è tutto falso. Il suo intento era quello di confondere le acque creare una sorta di velo attorno alla questione, che se spostasse l’attenzione mediatica che si è andata a creare attorno alla causa di Trump.
Gli sviluppi significativi delle ultime ore
Dopo l’indagine su Trump avanzata dal procuratore generale di Manhattan, House Repubblicans ha chiesto di avviare un’indagine inerente soprattutto il procuratore Alvin Bragg. L’ex presidente Usa ha precisato che quella a cui è sottoposto è un’inchiesta senza precedenti precisando che, secondo il suo punto di vista, tutta la questione è alimentata dall’astio e dall’odio che prova nei suoi confronti.
Bragg ha accusato i repubblicani di aver richiesto: “un’inchiesta senza precedenti su un procedimento giudiziario locale in corso” .
Il consigliere generale dell’ufficio del procuratore Distrettuale Leslie Dubeck ha precisato ai legislatori repubblicani in una lettera che mancava una base legittima per l’inchiesta del Congresso e ha osservato inoltre che le hai chieste di informazioni: “sono arrivate solo dopo che Donald Trump ha creato una falsa aspettativa che sarebbe stato arrestato il giorno successivo e, secondo quanto riferito, i suoi avvocati ti hanno esortato a intervenire”.
L’inchiesta è stata quindi respinta dal ufficio del procuratore distrettuale ed è stata motivata dal fatto che lo stesso Trump ha creato false aspettative riguardo un suo possibile arresto.
Ha precisato che “indipendentemente da ciò, il foro appropriato per tale sfida è il tribunale di New York, che è attrezzato per considerare e rivedere tali obiezioni”.
Ha richiesto una riunione dei comitati per consultarsi assieme all’ufficio Distrettuale e discutere del fatto se fosse possibile o meno legislativo legittimo e se la documentazione fosse altri la strada è fornita senza violare interessi brani di New York.
Registratura della camera statunitense di un Jordan nella precedente lettera inviata lunedì assieme al presidente James Comer e dal Presidente dell’amministrazione I quali hanno criticato l’indagine inerente al pagamento per il silenzio della pornostar e ritengono che si tratti di “abuso senza precedenti dell’autorità del pubblico ministero“.
La Cnn ha spiegato che Jordan ha precisato che stanno attualmente rivedendo la lettera e, quando gli è stato chiesto se avrebbe citato in giudizio Bragg, la risposta è stata la stessa ovvero che stavano a rivedendo commento nuovamente.
Comer ha riferito alla CNN, quando gli è stato chiesto della risposta dell’ufficio del procuratore Distrettuale rispetto alla richiesta iniziale del congresso, che “il [comitato giudiziario] è quello che sta prendendo l’iniziativa su questo“. Ha precisato inoltre che lo staff è numeroso il panel ha sufficienti risorse per aiutare la Commissione giudiziaria della Camera a reperire informazioni necessarie e utili.
Dubeck ha risposto e repubblicani con cinque pagine dove viene riportata la testimonianza di Bragg, documenti relativi alle indagini per ma anche precisazioni argomentazioni che spiegano il motivo per il quale la richiesta di indagine è ritenuta dal Procuratore Generale come: “un’incursione illegale nella sovranità di New York”.
Ha precisato il oltretutto che il decimo emendamento della Costituzione va limitare l’autorità del governo federale sulle forze di polizia locali e ha sostenuto anche il Congresso non è obiettivamente un’entità del ramo esecutivo e quindi non ha poteri di applicazione della legge.
È stato precisato dal ufficio Distrettuale che la richiesta è arrivata con uno scopo ben preciso da parte dei repubblicani ovvero quello di cercare “informazioni non pubbliche su un’indagine penale in corso, che è riservata ai sensi della legge statale”, e pertanto, ha precisato che dare adito a tale richiesta interferirebbe con le indagini valutative. Dubeck ha addirittura deriso le affermazioni pervenute dai repubblicani secondo le quali avrebbero avuto bisogno della testimonianza di Bragg e dei documenti sotto indagine come parte di una revisione del congresso dei fondi federali per la sicurezza pubblica. Ha precisato in merito che: “la lettera non suggerisce in alcun modo né la testimonianza del procuratore distrettuale sulle sue decisioni giudiziarie né i documenti e le comunicazioni degli ex assistenti procuratori distrettuali su un’indagine penale in corso potrebbero far luce su tale revisione”.
Ma ha anche aggiunto: “nondimeno, per aiutare il Congresso a comprendere i modi in cui l’ufficio del procuratore distrettuale ha utilizzato i fondi federali, stiamo preparando e presenteremo una lettera che descrive il suo utilizzo dei fondi federali”.
Le notizie più recenti rivelano anche che Timothy Parlatore, avvocato dell’ex presidente Trump, è stato ascoltato dal Gran Giurì in merito ai documenti classificati nella villa a Mar a Lago di Trump precisando che la conversazione è durata per diverse ore.
Parlatore ha riferito all’emittente insieme anche: “Ho scelto di entrare lì perché sentivo che era una buona opportunità per me come avvocato di prova per entrare ed essere in grado di parlare direttamente con il gran giurì per spiegare loro cosa abbiamo fatto, per spiegare loro come abbiamo avuto ha rispettato il mandato di comparizione, come non ci sono stati ostacoli”.
Sono state avviate le ricerche inerenti a documenti classificati lo scorso anno presso la Trump Tower, la proprietà di Trump Bedminster, Mar-a-Lago, un ufficio a Palm Beach e un deposito in Florida.
L’avvocato ha testimoniato davanti al Gran giurì mentre il team di Trump e il dipartimento di giustizia sono stati coinvolti nella disputa in cui il dipartimento ha cercato accusare Trump per non aver consegnato tutti i documenti classificati dopo aver ricevuto il mandato di comparizione pervenute nel maggio 2022.
Parlatore ha anche dovuto rispondere a una serie di domande inerenti alle modalità con cui sono state condotte le successive ricerche dei documenti. L’avvocato ha spiegato di aver fornito al governo copia dei rapporti che lui e collaboratori hanno scritto ad ogni perquisizione avvenuta nelle proprietà di Trump.
L’avvocato è stato sentito anche il 22 dicembre per sette ore di comparizione, nelle quali ha contestato anche alcune delle domande che sono state avanzate dai pubblici Ministeri.
Ha riferito in merito che:”Hanno ripetutamente cercato di chiedermi delle mie conversazioni con il presidente Trump, che è totalmente al di fuori dello scopo per cui ero lì”.
Va sottolineato in battuta finale che anche se Trump venisse accusato formalmente questo non bloccherebbe, a livello legale, la sua candidatura alle presidenziali del 2024.