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Anche quest’anno, nella classifica delle Università migliori d’Italia, stilata per il 2016 dal Sole24Ore, spiccano gli atenei del Nord, in particolare (come già nel 2014 e nel 2015) quelli di Verona (nella foto) che guida la top ten delle Università statali, di Trento e di Bologna. Nulla di nuovo, dunque, riguardo alla qualità universitaria italiana che continua, evidentemente, ad essere appannaggio degli atenei settentrionali, anche se al Sud sembra che qualcosa cominci a migliorare: l’Università di Salerno, infatti, recupera – rispetto al 2015 – ben 10 posizioni (dalla 26esima alla 16esima) registrando il miglioramento più netto rispetto agli altri atenei del Belpaese.
Secondo la classifica che il Sole24Ore mette a punto ogni anno sulle Università migliori d’Italia, tra gli atenei statali giudicati qualitativamente superiori – in base agli indicatori che misurano i risultati nel campo della didattica e della ricerca – ci sono, ancora una volta, quelli di Verona, di Trento e di Bologna, mentre a guidare la top ten degli atenei non statali, troviamo (senza novità particolari rispetto agli anni scorsi) la Luiss ‘Guido Carli’ di Roma seguita da due atenei milanesi: l’Università Bocconi, in seconda posizione, e il San Raffaele, che si piazza in terza.
Situazione grosso modo invariata anche tra gli atenei del Sud che continuano, loro malgrado, ad occupare le ultime posizioni: fanalino di coda, infatti, la Parthenope di Napoli (fra gli atenei statali) e la Kore di Enna (fra quelli non statali). Eccezione più che positiva, invece, per l’Università di Salerno – che guadagna, rispetto alla classifica 2015, ben dieci posizioni – di Messina, di Lecce e di Campobasso (che ne guadagnano quattro) e del Politecnico di Bari, che sale di tre posizioni. In direzione opposta, purtroppo, le altre università meridionali, con gli atenei calabresi che perdono diverse posizioni: la Mediterranea di Reggio Calabria scende di sette posti mentre l’Università degli Studi di Cosenza ne perde sei. Da segnalare, infine, i ‘progressi’ degli atenei di Modena e Reggio Emilia e di Chieti (che conquistano sei posizioni in più rispetto alla classifica dello scorso anno) e del Politecnico di Torino (che ne guadagna 5, piazzandosi tra le prime 10 migliori Università d’Italia). Un balzo indietro, invece, per Genova e Firenze che perdono, rispettivamente, 5 e 4 posizioni.
Come sempre, i criteri di valutazione adottati per stabilire le Università migliori d’Italia riguardano 12 indicatori, suddivisi in due grandi ambiti: i primi 9 riguardano le attività didattiche dei singoli atenei, dalla qualità dei docenti alla puntualità negli studi, dalla possibilità di creare legami e collegamenti internazionali alle esperienze lavorative durante il corso di studi; gli altri 3, invece, misurano i risultati raggiunti dalla ricerca, in base alla qualità dei dottorati, alla produzione scientifica e alla capacità, da parte dei vari atenei, di ottenere finanziamenti per i progetti che intendono realizzare.
Le Università migliori d’Italia 2016: la top ten degli atenei statali
1 – Verona
2 – Trento
3 – Bologna
4 – Politecnico di Milano
5 – Milano Bicocca
6 – Padova
7 – Politecnico di Torino
8 – Siena
9 – ‘Ca’ Foscari’ di Venezia
10 – Piemonte Orientale
Le Università migliori d’Italia 2016: la top ten degli atenei non statali
1 – Luiss ‘Guido Carli’ di Roma
2 – Bocconi di Milano
3 – San Raffaele di Milano
4 – Libera Università di Bolzano
5 – Università ‘Campus Bio-Medico’ di Roma
6 – Università ‘Carlo Cattaneo’ (Liuc) di Castellanza (Va)
7 – Cattolica del Sacro Cuore
8 – Università della Valle d’Aosta
9 – Libera Università di Lingue e Comunicazione (Iulm) di Milano
10 – Suor Orsola Benincasa di Napoli