La piccola era stata ricoverata all’ospedale San Gerardo di Monza. La bambina ha avuto una crisi respiratoria dopo che la pappa le era andata di traverso. Per lei non c’è stato nulla da fare. È deceduta il 4 marzo scorso dopo 6 giorni di ricovero in ospedale.
La bambina viveva con la madre a Brugherio, Monza, e per sostenere la donna, che vive una situazione economicamente precaria, è stata avviata una raccolta fondi. “Un pensiero di vicinanza per la famiglia della piccola Bianca. Anche chi non ti ha conosciuta, piccola, conosceva una parte di te attraverso le persone che ti vogliono bene. Ed è per loro questo semplice gesto di vicinanza, certi che sapranno come trarre del bene e fare del bene, anche in una situazione cosi difficile” si legge nella didascalia della raccolta fondi.
Non ce l’ha fatta la piccola Bianca, la bambina di 8 mesi ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Gerardo di Monza. La bambina era arrivata in ospedale il 27 febbraio scorso dopo una crisi respiratoria, sopraggiunta mentre faceva la pappa, che le era andata di traverso. Trasferita d’urgenza nell’ospedale lombardo, la piccola ha lottato per 6 giorni, ma non ce l’ha fatta. Il 4 marzo scorso è deceduta, ma la notizia è trapelata soltanto nelle scorse ore.
La bambina viveva a Brugherio con la madre e nei giorni scorsi è sta avviata una raccolta fondi da parte di parenti e colleghi per aiutare la donna, che vive una situazione economica piuttosto precaria.
“Un pensiero di vicinanza per la famiglia della piccola Bianca. Anche chi non ti ha conosciuta, piccola, conosceva una parte di te attraverso le persone che ti vogliono bene. Ed è per loro questo semplice gesto di vicinanza, certi che sapranno come trarre del bene e fare del bene, anche in una situazione cosi difficile” si legge nella didascalia della raccolta fondi.
Secondo un rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità, si stima che ogni anno in Europa muoiano 500 bambini per soffocamento. Una percentuale variabile tra il 60% e l’80% degli episodi di soffocamento in età pediatrica è causato dal cibo. I bambini più esposti al rischio soffocamento sono quelli di età compresa tra 0 e 4 anni. Passando nelle fasce d’età 5-9 anni e 10-14 anni, la percentuale di morti per soffocamento diminuisce progressivamente (11,5% e 4,7%), ma rimane comunque tra le più significative tra le cause accidentali.
Gli alimenti più pericolosi sono quelli troppo piccoli, come arachidi o semini, quelli troppo grandi, come uva, carne e wurstel. In Italia è stato osservato, negli ultimi 10 anni, un trend stabile degli incidenti, con circa 1.000 ospedalizzazioni all’anno.
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