Lebbra: allarme per la malattia in Veneto

E’ allarme lebbra in Veneto. All’ospedale Ca’ Foncello di Treviso è stata diagnosticata la malattia in un paziente ricoverato nel reparto di malattie infettive. Si tratta di un uomo bengalese di 37 anni, che si trova nel nostro Paese da circa 8 anni ed è residente nel Comune di Quinto di Treviso. Sulla questione è intervenuto anche il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Il governatore veneto ha dato ordine che venga alzata al massimo livello la sorveglianza sanitaria, in modo da poter mettere in atto un’adeguata prevenzione e la profilassi su tutto il territorio regionale.

Il paziente bengalese era stato portato in ospedale per sintomi relativi ad una patologia coronarica. Dopo essere stato portato avanti uno studio emodinamico e aver eseguito delle biopsie cutanee, si è scoperto che è affetto da una forma di lebbra. Questa patologia attualmente in Italia ammonta a circa 10 casi l’anno.

Nel frattempo è intervenuto anche il Dipartimento di Prevenzione, che sta procedendo con tutti i protocolli del caso, disponendo una visita dermatologica nei confronti delle cinque persone che vivono con il paziente. Come hanno sottolineato gli esperti, le preoccupazioni non sono senza fondamento, perché negli ultimi tempi si sta avendo la ricomparsa di alcune malattie, soprattutto a carattere infettivo, che sembravano essere debellate da molto tempo.

Il governatore Luca Zaia ha assicurato che saranno messe in campo tutte le professionalità mediche e l’intera organizzazione sanitaria, per monitorare la situazione. Il problema, secondo il Presidente Zaia, è rappresentato soprattutto dal sempre più intenso arrivo dei migranti da Paesi che sono impossibilitati ad occuparsi della profilassi e della prevenzione di queste malattie.

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