Purtroppo solo in Italia succedono certe cose. Nel nostro Paese ci sono più di 5 milioni e mezzo di persone che sono sotto la soglia di povertà, e molte altre ancora che faticano ad arrivare alla fine del mese.
Per quanto riguarda l’occupazione, che è strettamente collegata all’impoverimento delle famiglie, i dati Istat usciti da poco, certificano che nell’ultimo anno i lavoratori sono aumentati di ben 804mila unità. Ma queste cifre, anche se confortanti, non bastano a ricucire lo strappo che si è creato in tanti anni di crisi economica.
E ormai l’assioma che i giovani non hanno voglia di lavorare non regge più, se mai lo avesse fatto. In questi ultimi anni, soprattutto nel campo socio sanitario, molte strade di lavoro si sono aperte per gli under 35, e le possibilità sono aumentate, da quando è diventata sempre più centrale la figura dell’Oss, l’operatore socio sanitario.
Questa figura è impiegata in moltissimi ambiti, soprattutto negli ospedali e all’interno delle case di riposo. Gli Oss svolgono un funzione importante e riconosciuta, anche se a volte molto faticosa e non ben retribuita.
Ma proprio per il fatto che questa figura professionale è in espansione, moltissimi ragazzi decidono di fare il corso, a pagamento quasi sempre, per diventare un OSS a tutti gli effetti. E, come succede spesso in questi casi, quando c’è la possibilità di truffare la povera gente, c’è sempre qualcuno che prova a raggirare persone innocenti.
Ed è proprio quello che è accaduto in Puglia, dove una banda di delinquenti ha truffato un nutrito gruppo di persone che, da tutta Italia, si erano affidati ad una Fondazione, per conseguire appunto il diploma di OSS, dietro il pagamento di una somma di 3mila euro.
Ma alcune di queste persone, si sono accorte che c’era qualcosa che non andava, ed è scattata la denuncia. E, in effetti, gli attestati rilasciati erano falsi.
Dopo aver concluso le indagini, i finanzieri dei Comandi provinciali di Lecce e Brindisi della Guardia di Finanza, hanno predisposto l’arresto di 5 persone e altre 17 sono indagate.
Nel corso di questa operazione, grazie all’intervento della Procura della Repubblica di Lecce, sono stati sequestrati beni per un milione di euro, e sono stato oggetto di perquisizione ben 250 aziende collegate alla stessa Fondazione.
Questa operazione, denominata ‘Attestati Sterili’, ha denunciato le 17 persone con le accuse di truffa aggravata, contraffazione di atti pubblici e antiriciclaggio.
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