Un magistrato di Lecce e la moglie poliziotta sono indagati per favoreggiamento della prostituzione. Giuseppe Caracciolo presta servizio presso la Corte di Cassazione, avrebbe concesso un suo appartamento a delle donne romene per esercitare la prostituzione.
Il magistrato, insieme alla moglie chiedeva un costo maggiore e l’immediato pagamento in contanti e in nero.
Gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato l’immobile che si trova nel centro di Lecce. La polizia è stata allertata dai vicini che hanno denunciato la vicenda e segnalato che diversi uomini entravano e uscivano dall’appartamento a tutte le ore.
Dopo una serie di controlli, gli inquirenti hanno verificato che l’immobile era frequentato da clienti che richiedevano prestazioni sessuali alle giovani romene. Non solo, l’appartamento era anche collegato alla casa del magistrato che, liberamente anche insieme alla moglie accedeva all’appartamento che affittava alle prostitute. Caracciolo si presentava sul web come gestore di bed and breakfast, una delle ragazze che lo ha contattato per affittare l’appartamento si è lamentata per il costo elevato dell’affitto e lui le avrebbe risposto che “esercitando la professione di prostituta non avrebbe avuto problemi a pagare”.
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