All’istituto professionale ‘Graziella Fumagalli’ di Casatenovo a Lecco, il dirigente scolastico, Alessandro Fumagalli era stato ripreso mentre ballava con alcune studentesse e simulava un tambureggiamento sul sedere di una delle ragazze. In occasione della festa scolastica gli altri allievi, che avevano assistito alla scena registrata con i telefonini, avevano poi fatto girare il video in rete, mettendo nei guai il dirigente. L’Ufficio Scolastico ha deciso che il preside dovrà pagare una multa di 350 euro per quanto accaduto e rimanere dirigente dell’istituto.
Anche un preside ha un capo, così le immagini dei festeggiamenti avevano fatto il giro del web e ovviamente erano anche finite sulla scrivania dei dirigenti dell’ufficio scolastico regionale, provinciale e del ministero dell’Istruzione. Il preside si era difeso: “Non è avvenuto alcun palpeggiamento, il video inganna, non c’è stato alcun contatto. C’era un balletto tra gli alunni, sono stato invitato a farlo con loro in modo scherzoso. Si tratta – spiega il preside – solo di una simulazione, il video può ingannare”. Dopo quasi due mesi i vertici dell’ufficio scolastico hanno scelto la punizione per il dirigente.
“L’Usr ha acquisito dalla scuola – spiegano i vertici del ministero dell’Istruzione – una relazione con annesse dichiarazioni degli studenti. Nonostante queste sembrassero discolpare il dirigente e confermare l’assenza di contatto, l’ufficio scolastico ha comunque ritenuto non consono quanto accaduto e quindi ha deciso di avviare un procedimento disciplinare che si è concluso con il pagamento di una multa da parte del dirigente pari a 350 euro”.
Il segretario provinciale della Flc Cgil di Lecco, Pasquale Lo Bue ha puntato il dito contro il dirigente scolastico: “Ho visto quel video girato dagli studenti e finito in Rete. Indipendentemente dal fatto che il gesto fosse voluto o meno credo che il dirigente scolastico non debba scendere a quel livello. Mi chiedo come mai i genitori di quella ragazza non siano intervenuti. Un preside non può permettersi tanto, fa perdere di credibilità all’istituzione stessa. Mi hanno informato anche di un documento che gira a scuola sulla vicenda, ma non l’ho letto. Il ‘Fumagalli’ non è un’oasi felice. Questo preside lascia a desiderare, i docenti non sono tutelati. E’ un dirigente che pensa che quella sia casa sua. Non si respira un’aria felice in quell’istituto”.