Manca circa un mese all’apertura delle liste per le nomine dei Cda dei grandi colossi pubblici. La lega attraverso una nota, apre ufficialmente la partita delle nomine e lo scontro tra i partiti della maggioranza.
Dunque la Lega all’interno di una nota apre ufficialmente la partita delle nomine dei grandi colossi pubblici, esplicitando la volontà di prender parte al processo di nomina.
In particolare, il partito di Matteo Salvini ha affermato che i colossi di Enel ed Eni devono “cambiare passo”, per adattarsi alla modernità.
La Lega, attraverso una nota, dichiara ufficialmente aperta la partita per le nomine dei Cda dei vari colossi pubblici.
All’interno della nota resa pubblica dall’Ansa, il partito di Salvini ha affermato che l’Italia deve essere in grado di adattarsi alle nuove sfide, tra cui la politica energetica.
“E’ bene sottolineare che anche le grandi aziende di Stato come Eni ed Enel devono cambiare profondamente le loro politiche e il loro approccio alla modernità. Serve un cambio di passo”.
Si legge nella nota della Lega.
Citando infatti i due colossi pubblici di Eni ed Enel, la Lega ha voluto attirare probabilmente l’attenzione della premier Giorgia Meloni, per far capire di voler prendere parte attivamente al processo di nomina delle grandi aziende di Stato.
A quanto pare, secondo alcune fonti politiche, la Lega ha chiesto anche l’apertura di un tavolo di maggioranza. Questo per essere utilizzato come fonte di decisioni comuni sulle nomine.
La Lega si è decisa a prendere iniziativa in tale ambito dopo il risultato delle Regionali. Infatti nonostante Fratelli d’Italia rimanga il partito di maggioranza della coalizione di centrodestra, la Lega ha ottenuto risultati superiori rispetto a quelli attesi. L’intento è dunque di sfruttare a pieno il momento.
Manca poco più di un mese all’apertura delle domine per i Cda dei colossi di Stato. Da ora ad aprile dovranno essere nominati circa sessanta Consigli di amministrazione. Tra le aziende più importanti vi soni sicuramente i due colossi energetici Eni ed Enel. Si aggiungono poi anche Poste e Leonardo.
Tutte queste società rappresentano un’enorme fonte di guadagno per lo stato, in quanto sono quelle maggiormente quotate in borsa. Proprio per questo i vari partiti della maggioranza hanno interesse ad aggiudicarsi e spartirsi le poltrone dell’amministrazione.
In particolare quelle quotate a Piazza Affari, che contribuiscono al gradimento di mercato.
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