Lega, i Giovani Padani di Busto Arsizio bruciano in piazza un fantoccio di Laura Boldrini: polemica

++ Lega: giovani padani danno fuoco fantoccio Boldrini ++

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Un fantoccio di Laura Boldrini è stato bruciato in piazza dai Giovani Padani di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il tutto alla presenza delle autorità con il sindaco che ha personalmente appiccato il fuoco. Polemiche per il falò della Giobia 2018, tradizionale festa della città del varesotto, balzata agli onori della cronaca per l’episodio di violenza politica. Come riporta Varese News, la sezione dei giovani leghisti ha portato in piazza per il falò un simulacro della Presidente della Camera a bordo di una nave chiamata “Costa Discordia”, in partenza per un “viaggio della risorsa”, con destinazione Africa e data di partenza il 4 marzo, giorno delle elezioni politiche. A guidarla l’ex capitano Francesco Schettino, che era al timone della Costa Concordia quando la nave naufragò all’isola del Giglio, causando 32 morti.

Immediate le polemiche, anche perché ad accendere il falò è stato il primo cittadino Emanuele Antonelli che guida una giunta di centrodestra. Come ricorda il quotidiano, non è neanche la prima volta che vengono bruciati i pupazzi di politici: l’anno scorso sempre i Giovani Padani bruciarono i fantocci di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni nella piazza centrale, mentre in un altro quartiere venne dato alle fiamme il pupazzo di Elsa Fornero.

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[didascalia fornitore=”ansa”]Il fantoccio di Laura Boldrini poi bruciato nel falò[/didascalia]

Solidarietà alla presidente è arrivata da Pietro Grasso e da altri esponenti politici, mentre la polizia ha avviato le indagini sul falò. I coordinatori del Movimento Giovani Padani hanno preso le distanze dal gesto. “Il coordinamento federale del Movimento Giovani Padani si dissocia nella maniera più assoluta rispetto a quanto accaduto questa sera nella piazza di Busto Arsizio”, si legge in una nota. “Il Movimento Giovani Padani contrasta le pessime politiche del governo con la sola forza delle idee, non con atti di violenza. Il coordinamento, preso atto di quanto accaduto, provvederà a emanare provvedimenti disciplinari verso i responsabili”.

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Non è però la prima volta che la Lega se la prende con Boldrini, attaccandola con gesti plateali e al di là di ogni buon senso: fu lo stesso segretario Matteo Salvini nel 2016 a presentare una bambola gonfiabile come Laura Boldrini dal palco di un comizio a Soncino, in provincia di Cremona, lanciando tra l’altro l’hastag #sgonfialaboldrini.

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A ricordarlo è stata la stessa Boldrini che ha pubblicato un post su Facebook in cui chiede a Salvini di chiedere scusa “non a me, non ne sarebbe capace, aa almeno ai cittadini di Busto Arsizio e a tutti gli italiani per la pessima figura che sta facendo fare al nostro Paese”.

“Questo dimostra che le parole d’odio non sono mai solo parole, ma si trasformano in gesti deprecabili e possono innescare una spirale ancora più pericolosa”, continua la presidente della Camera che ringrazia solidarietà ricevuta. “So che la stragrande maggioranza degli italiani rifiuta la violenza e la volgarità. Non ci faremo intimidire”, conclude

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