Nell’ultimo rapporto di Legambiente, MalAria di città, emerge che ben 29 centri urbani superano i limiti imposti per le polveri sottili.
Legambiente ha presentato il nuovo rapporto, intitolato MalAria di città, in cui mostra come 29 città italiane sforino, su base quotidiana, il limite delle polveri sottili che possono essere presenti nell’aria, secondo la nuova direttiva europea. Per risolvere la situazione, si dovrebbe potenziare il trasporto pubblico, nonché creare zone a zero emissioni elettrificazione.
L’aria è sempre più cattiva in alcune città italiane. Secondo il rapporto MalAria in città. Cambio di passo cercasi, pubblicato da Legambiente, per quel che concerne la Clean Cities Campain, ben 29 città italiane sforerebbero il limite legale consentito riguardo le polveri sottili presenti nell’aria, secondo le indicazioni previste dalla nuova direttiva europea.
In particolare, sono maggiormente i centri urbani del nord Italia ad evidenziare questo problema, attanagliate da smog e qualità pessima dell’aria, a causa delle polveri sottili.
I dati riportati nel documento fanno riferimento all’anno 2022: 29 città italiane su 95 prese in esame, dunque, hanno superato il limite imposto di PM10. Le città più critiche risultano essere Milano, Torino, Asti, Padova, Modena e Venezia che hanno superato più del doppio i limiti consentiti.
Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, afferma che le città dello Stivale dovrebbero “adeguarsi ai nuovi limiti entro i prossimi sette anni“, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e osservare, quanto più possibili i limiti imposti dall’Europa, per quel che concerne l’inquinamento dell’aria.
Al fine di poter dare una soluzione al grave problema dell’inquinamento dell’aria che attanaglia specifiche città italiane ma che, in sostanza, riguarda l’intero paese, Legambiente propone diverse soluzioni per poter controllare l’inquinamento atmosferico che, nei fatti, diventa anche un “problema sanitario“, come sottolineato dall’associazione ambientalista.
In primis, viene proposto il passaggio dalle zone a traffico limitato a quelle a zero emissioni, incentivando, nel contempo, anche la riconversione delle abitazioni con incentivi statali e la sostituzione delle caldaie a gas.
Inoltre, è fondamentale attuare il potenziamento del trasporto publico e del trasporto rapido di massa, con un aumento delle corse e abbonamenti convenienti, come già fece la Germania nel corso dei mesi estivi.
A ciò si aggiunge anche la sharing mobility, al fine di utilizzare di più auto, bici, van e micro elettrici, con la creazione di specifici percorsi urbani. Adottare, inoltre, la Vision Zero e Città 30, politica già messa in atto da diverse città italiane, in primis Bologna.
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