Ritornano in tutta Italia i campi estivi di Legambiente: vi si può accedere a tutte le età. Un’esperienza di formazione che mira a tutelare l’ambiente che ci circonda, imparando cose nuove stando insieme ad altre persone.
Dopo una pausa forzata, imposta dalla pandemia di Coronavirus, che ha limitato tutte le attività che, un tempo, si svolgevano senza problemi, ritornano i campi estivi di Legambiente. Potranno partecipare volontari di tutte le età, al fine di dare il proprio contributo per tutelare l’ambiente che ci circonda.
I campi estivi di Legambiente ritornano ad essere operativi, dopo l’emergenza sanitaria. Un’ottima notizia che profuma di aria di normalità, dopo due anni trascorsi in casa, senza poter uscire e fare attività all’aria aperta, tra le altre cose.
Si tratta di un’opportunità molto interessante per tutte quelle persone che intendono prendersi cura dell’ambiente in cui vivono e sperimentare cosa significa fare squadra per raggiungere un obiettivo comune. Quest’anno le opportunità sono davvero tante e attraversano l’intero Stivale, da nord a sud e non solo: ci sarà anche la possibilità di fare un’esperienza unica anche all’estero.
I campi estivi sono dedicati espressamente ai giovani, della fascia d’età che va dai 14 ai 17 anni. Anche gli adulti, però, possono accedere a un’esperienza simile, anche quelli più in là con gli anni, come spiega la Cooperativa Sociale Cigno Verde.
Ogni campo estivo ha una durata che può oscillare tra i dieci e i quindici giorni: inoltre, per chi vuole mettere in atto un’azione concreta per il territorio che si intende salvaguardare, può partecipare a 5-6 ore di volontariato al giorno.
Quando si decide di partecipare a queste esperienze che permettono di fare gruppo e sentirsi utili nel meccanismo della tutela dell’ambiente, si possono attuare diverse azioni al fine di migliorare il mondo in cui viviamo.
Tra queste la pulizia di spiagge e parchi, escursioni, incontri con gli abitanti per parlare di biodiversità, trekking, nuotate, ripristino di strutture locali, ma anche far parte delle cosiddette missioni di citizen science, ossia contribuire a preservare le specie naturali, mediante un lavoro fotografico o di raccolta di dati.
Come dicevamo, si possono svolgere anche esperienze all’estero, visto che Legambiente fa parte dell’Alliance of European Voluntary Service Organisations che permette ai volontari anche di volare all’estero e svolgere – come afferma l’associazione ambientalista – “attività agricole a quelle a contatto con gli animali, fino all’organizzazione di festival di cultura, musica e arte”.
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