Le società giapponesi Denso, Mitsubishi e Hitachi hanno istituito un vero e proprio cartello monopolistico su alcuni componenti per il settore automobilistico, questo è quanto rivela l’Antitrust Europea che si è già messa al lavoro per combattere questo schieramento nipponico.
I componenti in questione sono fondamentali per le nostre automobili e secondo l’accusa della Commissione Europea, le tre aziende giapponesi, si sarebbero accordate sul prezzo di vendita creando cosi un monopolio a livello internazionale per quanto riguarda l’equipaggiamento e il mercato aftermarket per i ricambi.
La cosa che fa storcere di più il naso all’Antitrust è la reiterazione del caso. Le tre aziende nipponiche, infatti, erano già state pizzicate nel 2012 dalla Fair Trade Commission giapponese, una commissione che veglia sul commercio leale, mentre l’anno successivo è stata l’Antitrust statunitense ad accorgersi degli accordi tra Denso, Mitsubishi e Hitachi per essersi messe d’accordo sul prezzo degli acceleratori e dei motori di avviamento.
L’Antitrust deve monitorare il mercato, cercando di evitare al meglio che ci siano casi di monopolio o di concorrenza sleale. La multa, per chi viene colto a farsi beffe della legge più importante per l’equilibrio del mercato, può arrivare fino al 10% del fatturato aziendale. Se pensiamo che queste multinazionali sono tra le più potenti e ricche nel panorama automobilistica e non solo, viene fuori una sanzione da capogiro. La questione, in secondo luogo, della reiterazione del reato è ancora più grave.
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