Approfondiamo il testo della Legge di Bilancio 2018, con una chiara guida con tutte le novità fiscali introdotte dalla manovra. La nuova manovra finanziaria, approvata in via definitiva a dicembre 2017, e in vigore da gennaio 2018, porta con sé alcune novità interessanti. Dal bonus in busta paga per i dipendenti al bonus bebè, dall’estensione dell’ape social a nuove categorie di lavoratori agli sconti per chi migliora l’efficienza energetica della propria casa, fino alla detrazione dell’abbonamento dei mezzi di trasporto pubblici e l’obbligo per gli operatori telefonici di fatturare le bollette a 30 giorni. Vediamo di seguito quali sono tutte le misure previste nella nuova norma e quali sono le opportunità per giovani, famiglie e imprese.
Ecco in sintesi quali sono le novità della Legge di Bilancio 2018: pensioni ape social per mamme, niente aumento di tasse e Iva, sgravi per l’occupazione giovanile, rinnovo del contratto del pubblico impiego e assunzione di 1.500 ricercatori; ma non solo. Vediamo nel dettaglio le nuove misure a proposito di pensioni, bonus per le imprese, agevolazioni per le famiglie e opportunità per i giovani.
Novità della manovra introdotte con la Legge di Bilancio 2018
Cosa cambia con la Legge di Bilancio 2018? Vediamo di seguito quali sono i principali capitoli della legge di Bilancio 2018-2020 varata dal Consiglio dei ministri.
Per quanto riguarda le pensioni la novità in legge di Bilancio riguarda l’ape social mamme, l’anticipo pensionistico per chi ha figli e l’ape social per chi ha contratti a tempo determinato.
La misura, introdotta in via sperimentale con la legge di Bilancio per il 2017, è destinata ai lavoratori in determinate condizioni, che abbiano almeno 63 anni di età e che non siano titolari di pensione diretta. L’ape social permette di accompagnare il lavoratore con una indennità fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Con la nuova norma introdotta dal disegno di legge di Bilancio per il 2018 si prevede di ampliare la platea dei beneficiari riducendo i requisiti contributivi alle donne con figli. La riduzione è pari a 6 mesi per ogni figlio fino ad un massimo di 2 anni.
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Si amplia per il 2018 la platea dei beneficiari dell’anticipo pensionistico, si estende l’indennità anche in caso di scadenza di un contratto a tempo determinato, a condizione che il lavoratore, nei 3 anni precedenti la cessazione del rapporto, abbia avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi.
Per quanto riguarda le pensioni è stata approvata l’esenzione dall’innalzamento dell’età pensionabile per 15 categorie di addetti a lavori usuranti, ed è prevista per le stesse categorie anche l’estensione dell’Ape social.
E’ stata stabilizzata e semplificata la RITA, la “Rendita integrativa temporanea anticipata”.
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Per quanto riguarda le tasse, vengono eliminate le clausole di salvaguardia, quindi nel 2018 non ci saranno aumenti delle aliquote dell’Iva e delle accise. Si proroga per il 2018 lo stop all’aumento delle aliquote dei tributi e delle addizionali regionali e degli enti locali. Incentivi sono previsti per chi consente la tracciabilità dei pagamenti ricevuti ed effettuati sopra i 500 euro.
E’ stato modificato il calendario fiscale, per cui il 23 luglio è la data di scadenza per inviare la dichiarazione dei redditi precompilata, il 30 settembre è la data di scadenza per lo Spesometro, il 31 ottobre è la data di scadenza per il modello 770, per il modello Unico e per le dichiarazioni Irap.
Semplificazioni fiscali per i Professionisti: la fatturazione elettronica diventa obbligatoria per le imprese dal 2019. Introdotta la Web tax al 3% dal 2019 e prevista la proroga di 1 anno per gli studi di settore.
Sono state abolite le tariffe a 28 giorni per bollette di pay tv e operatori telefonici, i quali avranno tempo fino al 4 aprile per mettersi in regola e riportare a 30 giorni la durata dei canoni mensili.
I due incentivi hanno funzionato e il governo ha deciso di riproporli, in versione ritoccata, anche per le case popolari. Confermato il Bonus Casa in materia di immobili, con detrazioni del 50% per le ristrutturazioni. Vengono prorogati di un anno il bonus sulle ristrutturazioni energetiche e il bonus sull’acquisto di mobili, anche se scende dal 65% al 50% l’ecobonus, il bonus energia per infissi, schermi solari, sostituzione di impianti di climatizzazione. Viene introdotta la detrazione del 19% sulle polizze casa contro le calamità naturali.
Introdotte detrazioni del 36% per la cura del verde privato: terrazzi e giardini, anche condominiali. L’agevolazione (fino a 5mila euro) riguarda aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere anche mediante impianti di irrigazione o pozzi, copertura a verde e giardini pensili, nonché lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico.
E’ prorogata la cedolare al 10% sugli affitti, introdotta a partire dal 2014 e in scadenza il 31 dicembre.
Il bonus bebè è un assegno di 80 euro al mese che verrà riconosciuto per un anno, ai nati nel 2018. Aumenta del 10% l’importo del reddito di inclusione destinato alle famiglie numerose e povere. L’assegno mensile potrà arrivare fino a 534 euro. La platea dei beneficiari con priorità è ampliata se in famiglia è presente un disoccupato con più di 55 anni. In più nel 2018 sono stati stanziati 300 milioni per il fondo per la lotta alla povertà, che diventeranno 700 milioni nel 2019. Inoltre, 300 milioni in tre anni andranno alle iniziative contro la povertà promosse dalle Fondazioni bancarie. Un ulteriore fondo di 60 milioni è previsto in 3 anni per i caregiver familiari. Sale inoltre a 4mila euro la soglia di reddito annuo che consente ai figli di restare a carico dei genitori.
E’ confermata la misura rivolta ai giovani che compiono 18 anni nel 2018. Attraverso apposita piattaforma online, i neomaggiorenni hanno a disposizione 500 euro spendibili per l’acquisto di biglietti del teatro o del cinema, l’acquisto di libri e musica registrata, per l’ingresso ai musei. Possibili anche le detrazioni per gli abbonamenti ai mezzi pubblici.
E’ stato approvato un emendamento che rende più stringente – anche se comunque non vincolante – il riferimento ai parametri ministeriali per stabilire l’equità dei compensi. Non sarà applicato agli agenti di riscossione.
Per i dipendenti, il bonus IRPEF di 80 euro si estende anche a coloro che percepiscono redditi fino a 26.600 euro all’anno. In più c’è l’obbligo per i datori di lavoro di pagare lo stipendio solo con strumenti tracciabili.
Per l’università, vi sono misure che consentono di bandire 1.500 nuovi posti per ricercatori universitari e a favore dei professori in servizio sono sbloccati gli scatti stipendiali che continuano ad essere corrisposti sulla base della previa verifica della produttività scientifica.
Aumenta di circa il doppio la tassa sui licenziamenti collettivi a carico delle imprese industriali e commerciali che hanno nel loro organico più di 50 dipendenti. Per ogni lavoratore licenziato, il datore di lavoro verserà un’aliquota pari all’82% del massimale della Naspi (invece del 41%). Non saranno modificate la durata e il numero dei rinnovi dei contratti a termine e l’incremento delle indennità per i licenziamenti senza giusta causa.
A decorrere dal primo gennaio 2018 i datori di lavoro del settore privato che assumono giovani con contratti a tutele crescenti beneficeranno di uno sconto triennale sui contributi previdenziali pari al 50% (esclusi i lavoratori domestici). L’esonero spetta anche per le assunzioni avvenute nei mesi di novembre e dicembre 2017, ferma restando la decorrenza dal primo gennaio 2018. La decontribuzione è del 50% per le assunzioni di giovani per tre anni, solo per il 2018 destinate agli under 35 mentre per gli anni successivi il limite di età scende a 29 anni.
Per le assunzioni al Sud lo sgravio è del 100%. Lo sconto contributivo si applica anche nei casi di prosecuzione di un contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato, qualunque sia l’età anagrafica al momento della prosecuzione e quando un datore di lavoro assume, entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio, studenti che abbiano svolto percorsi di alternanza scuola-lavoro o di apprendistato per il conseguimento del titolo di studio. Viene rifinanziata per il biennio 2018-2019 la misura che prevede l’ampliamento del credito di imposta per acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive del Sud. Vengono prorogate le agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato nel Mezzogiorno, agevolazioni complementari a quelle già previste dalla normativa nazionale. Tra gli altri interventi figurano l’incremento delle risorse del Fondo sviluppo e coesione rifinanziando la programmazione 2014-2020 e l’istituzione del Fondo imprese Sud volto alla crescita dimensionale delle piccole e medie imprese.
Viene prorogata la misura di promozione delle piccole e medie imprese nota come “Nuova Sabatini”, per assicurare continuità operativa e qualificare maggiormente gli investimenti in chiave “Industria 4.0”. Sono confermate molte misure di contenimento della pressione fiscale e sviluppo, già contenute nella precedente legge di Bilancio, quali le agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia ed energetica, il superammortamento (che diminuisce dal 140 al 130%) e l’iperammortamento al 250% per gli acquisti legati alla modernizzazione 4.0, oltre che un credito di imposta al 50% per la formazione dei dipendenti. Per le aziende considerate strategiche, che hanno più di 100 addetti sono possibili altri 12 mesi di cassa integrazione straordinaria.
Viene rinviata di un anno l’entrata in vigore dell’Iri, l’imposta al 24% sul reddito per le ditte individuali e le società di persone a contabilità ordinaria.
Ci sarà il rinnovo contratti nel pubblico impiego. Sono finalmente stanziate le risorse per avviare il rinnovo, dopo molti anni, dei contratti del pubblico impiego; invece, sul versante della scuola, la legge di Bilancio inizia ad affrontare il tema dell’avvicinamento del trattamento retributivo dei dirigenti scolastici a quello degli altri dirigenti statali. Arrivano 50 milioni nel 2018 e altri 150 milioni l’anno dal 2019 per aprire la strada alla stabilizzazione di 18mila insegnanti precari.
Secondo quanto stabilito dal piano straordinario di assunzioni, dal 2018 ci saranno 7.394 assunzioni in 5 anni tra corpi di polizia e vigili del fuoco. Nel dettaglio saranno 1.953 assunti in polizia, 2.155 nell’Arma dei carabinieri, 1.125 in guardia di finanza, 861 tra gli agenti della polizia penitenziaria e 1.300 assunti nei vigili del fuoco. Per il 2018 i posti occupati saranno 350; 700 per il 2019; 2.112 per il 2020; 2.114 per il 2021; e 2.118 per il 2022.
Previsto anche l’aumento da 85 euro in busta paga per i dipendenti pubblici. A crescere saranno anche gli stipendi dei presidi, che verranno gradualmente equiparati ai dirigenti pubblici, e quelli dei professori universitari con la garanzia degli scatti di anzianità.
Sono stanziate per l’anno 2018 risorse in favore delle Regioni per la riduzione del debito e per la riduzione della manovra a loro carico. Inoltre, sono previste anticipazioni di liquidità per la copertura del disavanzo sanitario 2016 della Regione Sardegna.
Si riconosce un contributo alle Province e alle Città metropolitane delle Regioni a statuto ordinario per l’esercizio delle funzioni fondamentali in materia di scuole e strade. Nella Legge di Bilancio 2018 è contenuto dunque lo stanziamento di 400 milioni per gli enti locali, finalizzati ad interventi di edilizia scolastica.
Per gli anni 2018-2023 sono previsti spazi finanziari per sostenere gli investimenti degli enti locali, che consentono l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione. Si riconoscono, inoltre, ai comuni contributi, per il triennio 2018-2020, per rilanciare gli investimenti in opere pubbliche.
Sono assegnate risorse per l’anno 2018 in favore dei comuni penalizzati dalla sostituzione dell’Imu sull’abitazione principale con la Tasi su tutti gli immobili.
Prevista una detrazione del 19% fino a massimo 250 euro annuali per l’acquisto di abbonamenti ai trasporti pubblici locali, regionali e interregionali. Se l’abbonamento è rimborsato o pagato dall’azienda, la somma non concorre a formare il reddito del lavoratore.
ALTRE MISURE PRESENTI NELLA LEGGE DI BILANCIO 2018
E’ stato confermato l’importo di 90 euro del Canone Rai per il 2018. Previsto un Bonus per l’acquisto di apparecchi televisivi in vista del nuovo Digitale terrestre.
Per la prima volta, si prevede un ‘pacchetto’ di misure dedicate esclusivamente allo sport, tra le quali l’istituzione di un fondo ad hoc destinato a tutelare la maternità delle atlete e misure di incentivazione di natura fiscale. Sono stati approvati 10 milioni di euro per l’anno 2018.
Per accelerare la politica di implementazione del 5G, si prevede di mettere a gara lo spettro delle frequenze nelle bande pioniere previste dall’Action Plan della Commissione Europea e si dispone la liberazione della banda 700 MHz. La gara riguarderà quindi sia le frequenze già disponibili dal 2018 (3.6-3.8 Ghz e 26.5-27.5 Ghz) che quelle pronte nel 2022 (la banda 700).
E’ nata una nuova tipologia di obbligazioni bancarie (emesse anche dalle SIM) del valore nominale di almeno 250mila euro con durata minima di 12 mesi (non collegate a derivati) che saranno azzerate, in caso di crisi bancarie, prima dei bond senior. Inoltre è stato raddoppiato il fondo Banche, così sale a 100 milioni di euro il fondo per le vittime dei reati finanziari.
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