Via libera alla Camera alla nuova legge sulla legittima difesa, che acquista maggiore tutela solo nei casi di aggressioni di notte e di comprovato turbamento psichico. Malcontento da parte di Lega Nord, con Matteo Salvini espulso dall’aula per proteste, e Giorgia Meloni, che si è incatenata a Montecitorio.
La nuova normativa sulla legittima difesa è passata alla Camera dopo due anni di batti e ribatti, e ora il testo passa al Senato. La legge prevede l’ampliamento della legittima difesa alle aggressioni notturne, ed esclude la colpa per chi reagisce «in situazioni comportanti un pericolo per la vita, per l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale».
Cosa prevede la nuova legge sulla legittima difesa
La legge specifica che si considera legittima difesa la reazione a un’aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte, o all’introduzione con violenza, minaccia o inganno. Resta invariata la condizione che vi sia proporzione tra difesa, offesa e attualità del pericolo. Con la nuova legge sulla legittima difesa si parla inoltre di turbamento psichico: è sempre esclusa la colpa di chi spara se preme il grilletto in una situazione di pericolo per la vita, per la libertà personale o sessuale, a causa di un grave turbamento psichico provocato dall’aggressore. Nei casi in cui viene accertata dal giudice la legittima difesa, inoltre, tutte le spese processuali e i compensi per gli avvocati saranno a carico dello Stato.
Legge sulla legittima difesa: contrari Salvini e Meloni
Il ddl sulla legittima difesa è passato alla Camera grazie all’intesa Pd-Ap. Contrario tutto il centrodestra, Lega Nord in primis. Gli esponenti del Carroccio hanno srotolato uno striscione con scritto: «La difesa è sempre legittima». Poco dopo l’ok alla Camera alla nuova legge sulla legittima difesa, Matteo Salvini ha tuonato a Radio Padania: «Legittima difesa di notte? Siamo alla difesa variabile in base alle fasce orarie. C’è poi il grave turbamento psichico, che è assolutamente discrezionale per il giudice».
Contraria anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che si è simbolicamente incatenata in piazza Montecitorio: «Siamo con una catena in piazza a simboleggiare la condizione degli italiani con la legge sulla legittima difesa approvata dalla Camera. Noi vogliamo uno Stato vicino alle vittime e non ai criminali. Per noi la difesa è sempre legittima».
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