Lele Mora si è raccontato a Enrico Lucci nel programma ‘Realiti Sciò’ che l’ex Iena conduce su Rai 2. L’agente del mondo dello spettacolo ha condotto Lucci nella Costa Smeralda e ha raccontato di aver lasciato in eredità alla figlia un libro che provocherà un vero e proprio scandalo travolgendo volti noti del mondo dello spettacolo e della politica.
Lele Mora condannato per evasione fiscale, bancarotta fraudolenta e favoreggiamento della prostituzione, ha scontato la pena complessiva di 6 anni e un mese di reclusione in affidamento alla comunità Exodus di Don Mazzi. Il talent scout, travolto dallo scandalo Vallettopoli e dal caso Ruby, ha visto il suo impero sgretolarsi e ora prova a rialzarsi.
Lele Mora e il libro su vip e politici
Mora custodisce segreti che potrebbero sollevare un grande polverone, o almeno è ciò che lascia intendere durante l’intervista rilasciata a Enrico Lucci nel programma ‘Realiti Sciò’.
Questi segreti però sono stati messi nero su bianco e raccolti in un testo che l’agente ha chiuso in una cassaforte e lasciato in eredità alla figlia. A quanto pare non è ancora arrivato il momento giusto per aprire il vaso di pandora, ma Lele Mora promette che un giorno accadrà.
‘Ho lasciato una cosa in eredità per mia figlia. Un libro meraviglioso che non pubblicherò prima della mia morte, che ho messo in una cassaforte e in cui ho scritto bello, brutto davanti e dietro le quinte di politici e artisti e di tutto quello che è successo e che ho visto nella mia carriera’, ha confidato Mora a Enrico Lucci.
L’ex inviato de le Iene ha così preso la palla al balzo e chiesto se in particolare c’è un personaggio che deve temere più di tutti. ‘Devono tremare, racconto tutto, anche di Silvio (Berlusconi ndr)’, ha aggiunto il talent scout.
‘Ora non ho più alcuna pendenza giudiziaria, tra carcere e affidamento ho fatto esattamente 7 anni ma adesso è finito tutto’, ha spiegato Mora. L’agente non ha nascosto la sua delusione nei confronti di quei vip che sono fuggiti e lo hanno abbandonato esattamente come accade quando una nave affonda. ‘Berlusconi per me è stato sempre un uomo speciale, ma da quando sono stato coinvolto nel caso Ruby non l’ho visto più’, ha raccontato. ‘Sono arrivato a rappresentare più di 200 persone negli anni d’oro, ma una volta andato in carcere sono spariti quasi tutti’, ha aggiunto.
‘Il leone della Costa Smeralda’ è così che Enrico Lucci ha definito Lele Mora prima di condurlo nei luoghi che hanno contribuito a fare la fortuna dell’agente. Ad attenderli ‘il cavallo di razza del giornalismo italiano’, ovvero Emilio Fede e dopo l’abbraccio dei due Enrico Lucci ha urlato: ‘Da qui riparte la Costa Smeralda’.