L’esercito italiano mette in atto diverse attività di supporto sanitario a favore della Croce Rossa libanese.
La Croce Rossa libanese ottiene sempre più aiuto dall’esercito italiano che, insieme alla Croce Rossa Italiana, all’Unione Nazionale Sottuficiali d’Italia e all’Assistenza Spirituale alle Forze Armate, continua a supportare la popolazione locale che fungono da donatori nazionali. Alla cerimonia di consegna, erano presenti il sindaco di Tiro Hassan Mohammed Nabouq e Aousayan Siklawi Ajami, direttrice del presidio sanitario. Ecco tutti gli oggetti che sono stati donati in questa importante occasione, che funge da supporto e dialogo tra i due paesi.
L’Esercito Italiano continua a supportare la Croce Rossa libanese, al fine di dare un aiuto concreto alla popolazione locale che ha bisogno di continuo supporto e di strumenti per poter fronteggiare le difficoltà.
Un’attività che svolge anche grazie al contributo di donatori nazionali, quali Croce Rossa Italiana, l’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate e l’Unione Nazionale Sottufficiali d’Italia.
Carrozzine da transito e con autospinta, letti e diversi dispositivi sanitari: questi sono gli oggetti che sono stati donati alla Croce Rossa libanese per contrastare, sul territorio, gli effetti della pandemia di Coronavirus e a tenerli sotto controllo, anche in situazioni più difficili.
La consegna è stata organizzata dagli spcialisti del Multinational Cimic Group di Motta di Livenza. Da tempo il contigente italiano supporta la popolazione libanese: un supporto continuo che va, col tempo, a consolidarsi sempre di più.
Alla cerimonia di consegna hanno partecipato Hassan Mohammed Nabouq, sindaco della città di Tiro, Aousayan Siklawi Ajami, direttrice del presidio sanitario, la quale ha ringraziato per il supporto e l’amicizia da sempre professate da parte della Brigata Aosta e, in particolare, volgendo le proprie parole a Giuseppe Bertoncello, generale di brigata, che comanda il Contingente Italiano.
Tra le varie attività che sono messe in atto nella città libanese di Tiro c’è quella del prelievo di sacche di sangue che vengono donate dai soldati. Questa pratica consente di tenere sotto controllo le riserve di liquido ematico e di far fronte ad eventuali emergenze che possono verificarsi negli ospedali del territorio.
La missione tricolore in territorio libanese, guidata dalla Brigata Aosta, ha raggiunto il suo terzo mandato e si occupa, principalmente, del Settore Ovest di UNIFIL, nel quale effettuano diverse operazioni ben 3.800 Caschi Blu, legati a sedici dei quarantotto paesi che sostengono la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
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