L’esercito ucraino avrebbe attaccato il gruppo Aiea guidato dal direttore Rafael Grossi dopo il loro sopralluogo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e mentre il convoglio stava rientrando proprio su territorio ucraino. Non ci sono state vittime ma in questo modo le forze ucraine hanno messo fine alla tregua concordata.
La Russia non trae alcun vantaggio dall’accordo del grano ma non intende uscirne per continuare la sua missione umanitaria. Continuano gli scontri su tutto il territorio ucraino con diversi attacchi sia da parte dell’esercito ucraino che da parte dell’esercito russo.
Attaccato il convoglio che trasportava il gruppo di Aiea con Rafael Grossi
Nella tarda serata di ieri, 15 giugno 2023, una nuova ondata di attacchi con droni iraniani si è svolta sulle regioni di Odessa e Mykolaiv. A riportare la notizia è stata l’Aeronautica militare ucraina che al momento non ha reso noto la presenza di danni o di vittime.
Roosenergoatom Renat Karchaa, consigliere del direttore generale dell’azienda nucleare russa, ha reso noto che l’esercito ucraino ha aperto il fuoco contro la missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica che è guidata da Rafael Grossi.
Il gruppo dell’Aiea è stato attaccato mentre rientrava all’interno del territorio occupato dall’Ucraina e dopo essere stati all’interno della centrale di Zaporizhzhia attualmente occupata dai russi.
La notizia riportata dalla Tass spiega che in questo modo l’Ucraina ha violato la tregua e che l’attacco ha avuto inizio non appena la missione, con a capo Grossi, si è avvicinata al confine.
L’attacco è avvenuto con spari e con una vera e propria schermaglia, quindi per l’Aiea è stato necessario aspettare che si calmassero le acque prima di poter rientrare. Al momento non sono segnalati feriti sul convoglio.
Il Ministero per le situazioni di emergenza della Federazione Russa ha riportato che l’incendio che si è verificato all’interno di un magazzino tessile è per un probabile attacco di un drone ucraino Uav.
Lo stato maggiore ucraino ha diffuso il suo consueto bollettino mattutino riportando che la Russia ha lanciato 5 diversi attacchi missilistici, con 60 attacchi aerei e altri 80 attacchi con lanciarazzi.
Ci sono stati feriti e vittime tra la popolazione civile. Gli attacchi si stanno concentrando nelle zone di Marinsky, Bakhmutsky, Lymansky e Avdiyivskyi. A Marinsky solamente si sono svolti più di 30 combattimenti.
L’aviazione delle forze di difesa ha invece svolto circa 13 attacchi su aeree dove si concentrano i russi.
Altri bombardamenti si sono registrati nel distretto di Nikopol da parte dei russi colpendo la comunità di Marganets, lo ha riportato Serhiy Lysak, Capo di Dnipropetrovsk sul suo canale Telegram.
Secondo ISW l’esercito ucraino continua la sua controffensiva e si è concentrata principalmente in tre punti Bakhmut, Zaporizhzhia e Dontesk eseguendo una serie di operazioni offensive con successo.
Al tempo stesso però i blogger militari russi riportano la notizia di successi difensivi contro le operazioni ucraine che si stanno svolgendo nel sud dell’Ucraina.
Il battaglione ceceno Zapad-Akhmat che appartiene al ministero della Difesa russo ha iniziato a contrastare i vari gruppi di sabotaggio ucraini per impedire loro di entrare nel territorio di Belgorod.
A diffondere la notizia è stato Ramzan Kadyrov, capo della Cecenia, sul suo canale Telegram. Secondo le sue informazioni il gruppo di combattenti si sta fortificando sul territorio vicino al posto di blocco di Nekhoteevka.
Il suo battaglione ha preso servizio anche in un altro posto di blocco che si trova vicino al villaggio di Kazinka che è situato in direzione di Graivoron.
In un video diffuso dallo stesso capo della Cecenia, sempre sul suo canale Telegram, viene mostrato un lotto di autoblindate militari di origini cinese, China Tiger. Nel video se ne vedono otto e sono state ricevute dalle sue unità.
Questo video per molti e soprattutto per Rbc, emittente ucraina, e per Defense Express, sito ucraino, dimostrerebbe che la Russia ha ricevuto armi di fabbricazione cinese.
Al momento però non è chiaro come siano giunte nelle loro mani, anche perché ufficialmente la Cina non fornisce armi a Mosca, è quindi possibile che siano state acquistate da Paesi terzi senza il consenso di Pechino o senza che Pechino ne fosse a conoscenza.
Vladimr Saldo, capo ad interim nella regione di Kherson occupata dall’esercito russo, ha dichiarato che l’esercito ucraino ha tentato di ucciderlo lo scorso venerdì lanciando più di 10 missili.
Secondo quanto riportato da Vladimir Saldo i missili inglesi ad alta precisione hanno colpito i luoghi dove era presunta la sua posizione all’interno della regione di Kherson.
La Russia è favorevole all’accordo sul grano
Victoria Abramchenko, vice primo ministro russo, ha riportato alla Tass che la Russia non ha alcun vantaggio nella partecipazione all’accordo sul grano ma intende proseguire a svolgere il suo compito umanitario. L’esportazione di grano dalla nazione russa è arrivata a circa 60 milioni di tonnellate.
Ukrinform ha riportato di aver parlato con diversi fonti del governo ungherese e nessuna di loro ha notizie di 11 prigionieri che sarebbero stati trasferiti nel loro Paese.
Le stesse fonti hanno poi dichiarato che il trasferimento dei prigionieri di guerra avviene esclusivamente sotto la supervisione di Zsolt Semien, il vice primo ministro ungherese.
La Spagna è pronta a traferire all’Ucraina 20 veicoli corazzati e altri 4 carri armati Leopard 2A4 a renderlo noto è stata Margarita Robles, ministro della Difesa spagnolo, nella giornata di ieri.
Troels Lund Poulsen, ministro della Difesa ad Interim danese, ha dichiarato a TV2 che i piloti ucraini saranno addestrati su aerei da combattimento F-16 anche sul suolo danese.
I piloti riceveranno l’addestramento presso una base dell’aereonautica danese situata nello Jutland meridionale a Skrødstrup.
Lo stesso ministro ha poi espresso la speranza che altre nazioni forniscano il loro sostegno per creare un piano più concreto in vista del prossimo vertice della NATO previsto a luglio a Vilnius.
Secondo il Centro di resistenza nazionale dell’Ucraina la Russia avrebbe rapito 150 bambini ucraini dall’Oblast di Luhansk lo scorso 8 giugno per trasferirli sul suolo russo.
I bambini si troverebbe nel distretto di Starobil all’interno dei centri ricreativi di Sonenka e Lesnoy che si trovano nella regione di Karachay-Cherkess.
Secondo quanto registrato nel database nazione ucraino sono 19mila i bambini portati via dai russi, migliaia sono al momento non contabilizzati. L’Ucraina ha restituito alle sue famiglie solamente 373 bambini che erano stati portati in Russia illegalmente, attualmente il processo è in corso.