Questa mattina è in corso l’incontro tra Enrico Letta, segretario del PD, e Carlo Calenda, leader di Azione, un vertice importante per le sorti delle elezioni del prossimo 25 settembre.
È iniziato alle 11 alla Camera l’incontro al vertice tra Enrico Letta e Carlo Calenda, i due politici che insieme potrebbero trovare un accordo per fronteggiare il centrodestra alle prossime elezioni.
Con la caduta del governo Draghi, infatti, il popolo italiano è invitato a votare il prossimo 25 settembre, per decidere quale sarà il nuovo governo. Ecco gli aggiornamenti di questo vertice.
Questa mattina è iniziato un incontro davvero importante tra Enrico Letta, segretario del PD, e il leader di Azione Carlo Calenda, che insieme dovranno decidere se allearsi o no contro il centrodestra in vista delle elezioni.
Dopo strette di mano e smentite nei giorni scorsi, oggi pare che il vertice debba portare a una soluzione definitiva, per capire se insieme le due fazioni potranno portare avanti il loro possibile programma congiunto.
Secondo quanto dichiarato da Calenda prima dell’incontro, per lui non è difficile trovare un’alleanza ma Letta deve fare la sua parte, con volontà di costituire una vera alleanza.
Dall’altra parte, invece, si è puntato il dito contro Calenda che secondo il Nazareno non è stato flessibile nelle scorse settimane a trovare un accordo tra le parti.
Per il PD trovare un accordo con Calenda non sarà cosa facile, ma il partito è pronto a venire incontro ad alcune richieste, a meno che non vengano messi veti insormontabili.
Un incontro che sarà decisivo per le sorti delle elezioni: si capirà oggi se ci sarà una coalizione contro il centrodestra o se ogni partito “gareggerà” da solo.
L’incontro al vertice alla Camera tra Letta e Calenda è iniziato alle 11: con loro presenti anche per il PD le capigruppo di Camera e Senato, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, e il coordinatore della segreteria, Marco Meloni, mentre in rappresentanza di Più Europa ci sono Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi.
Intanto, Calenda ha già posto i suoi veti nei giorni scorsi: non vuole come candidati Luigi Di Maio, il segretario di Si Nicola Fratoianni e il coportavoce dei Verdi Andrea Bonelli, che considera non rilevanti per i suoi elettori.
Se Letta non accetterà queste proposte, come dice, sarà solo responsabilità sua una possibile rottura tra le parti.
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