In seguito al pestaggio avvenuto al Michelangiolo, la preside di un liceo scientifico di Firenze ha scritto una lettera di stampo antifascista indirizzata ai suoi alunni.
Giuseppe Valditara, ministro dell’istruzione, ha commentato l’episodio tramite un post su Twitter.
Sabato 18 febbraio 2023 due studenti del liceo Michelangiolo di Firenze sono stati aggrediti da sei coetanei di Azione Studentesca, ragazzi esterni alla scuola. Il caso ha riscontrato un’eco nazionale e sono intervenuti a riguardo anche esponenti politici, ma non solo: la preside di un liceo di Firenze ha scritto due parole all’interno di una lettera alla quale ha replicato duramente il ministro dell’Istruzione.
“Sono state dette tante cose, ma io non ho annunziato sanzioni.”
Sono queste le parole scritte in un post Twitter da parte di Giuseppe Valditara, ovvero il ministro dell’Istruzione, in seguito alla lettera di stampo antifascista che la preside del liceo scientifico Leonardo Da Vinci ha scritto ai suoi alunni. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara, ha definito la lettera della dirigente Annalisa Savino come:
“Una lettera impropria, che mi è dispiaciuto leggere.”
All’interno di tale lettera Savino, la dirigente, ha messo in correlazione la politica del governo attuale con il ‘disgustoso rigurgito identitario’. Valditara inoltre afferma che non è di competenza di una dirigente scolastica lanciare un messaggio del genere, in più ammette che il contenuto della lettera non ha niente a che fare con quella che è la realtà dei fatti. In Italia, il pericolo fascista non esiste, così come non c’è una deriva autoritaria e violenta. Il fatto che si difendono le frontiere e si ricordi l’identità del popolo non ha niente a che vedere con la corrente fascista o ancora peggio con quella nazista.
Il ministro ha poi aggiunto di non voler creare martiri, tali iniziative diventano strumentali e in più esprimono una sorta di politicizzazione che, secondo Valditara, non hanno alcun ruolo all’interno delle scuole. Se poi tali atteggiamenti dovessero continuare e dovessero aggiungersi comportamenti che vanno oltre quelli che sono i confini istituzionali, continua il ministro, valuterà se sarà necessario attuare delle misure. Attualmente un intervento simile non è necessario in quanto ‘lettere ridicole’ come quella in questione sono all’ordine del giorno e sono solo propaganda. Questo e ciò che il ministro Valditara ha affermato.
Per quanto riguarda la lettera scritta dopo l’agguato davanti al liceo fiorentino, è diventata virale in pochissimo tempo. Ecco ciò che la preside Savino ha scritto:
“Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti’ diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee.”
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