Il primo ottobre è la Giornata Internazionale delle persone anziane e per l’occasione gli esperti Eurostat hanno pubblicato una ricerca che mette sotto i riflettori quello che sarà il futuro demografico della vecchia Europa. Il quadro è chiaro: nel 2080 si calcola che gli anziani sopra i 65 anni saranno il 30% della popolazione europea. Troppi per mantenere in equilibrio un intero sistema economico così complesso. L’Europa ha bisogno di manodopera per far fronte alle necessità produttive più basilari. Ed ecco perché i migranti sono da considerare sempre più una risorsa e non un problema.
”La realtà oggi è tale che in molti Paesi dell’Ue il fabbisogno dei rispettivi mercati del lavoro non può più essere coperto con manodopera esclusivamente indigena”, ha scritto la Commissione europea in un rapporto già datato 2014. Se prendiamo come esempio il fatto che l’Italia è il paese più vecchio d’Europa dove il 21,4% dei cittadini ha più di 65 anni, rispetto a una media Ue del 18,5%, e il 6,4% ne ha più di 80, contro una media di 5,1% ci rendiamo conto che il problema è reale.
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Si prevede che già fra il 2013 e il 2020 la quota di popolazione in età lavorativa in tutta Europa calerà di circa 7,5 milioni. E nel 2080 si presume che gli anziani sopra i 65 anni saranno il 30% della popolazione europea, con un 12% di over ottanta in Paesi come Slovacchia, Portogallo e Germania. Pure Papa Francesco è entrato nel merito preoccupandosi del livello delle nascite in Italia, Portogallo e Spagna. ”Penso che sia quasi allo 0%. E se un paese non ha figli, i migranti vengono ad occuparne il posto”. Per Bergoglio, il fenomeno migratorio è la punta di un iceberg in un mondo dove il 17% della popolazione mondiale ha l’80% della ricchezza. ”Vediamo questi rifugiati, questa povera gente in fuga dalla guerra, in fuga dalla fame. E sotto sotto – dice il Papa – la causa è un sistema socio-economico cattivo, ingiusto. Il centro deve essere sempre la persona. Ma non è così: lo vediamo nel sistema economico dominante il centro è il dio del denaro, è l’idolo della moda”.
Per questo motivo accogliere i rifugiati, i profughi e i migranti rappresenta una possibile soluzione al problema demografico presente in tutta Europa, e la Germania lo ha capito bene, ecco perché la Merkel ha accettato in massa i siriani. ”Le esperienze delle precedenti crisi dei profughi hanno dimostrato che i migranti possono dare un contributo prezioso al benessere economico e sociale”, scrive anche l’Ocse nel suo più recente rapporto sull’emigrazione, che stima in un milione i rifugiati che si aggirano in Europa cercando asilo.
Nella foto: Aboubakar Soumahoro
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