Guatemala, la sentenza nei confronti dell’ex presidente Perez è arrivata e ha decretato 16 anni di carcere per corruzione. Una lunga battaglia legale che ha fatto emergere uno schema definito e preciso per truffare i dazi doganali.
Le due sentenze a carico dell’ex presidente sono state formalizzate ieri e per ognuna sono stati decisi come pena otto anni di reclusione. La stessa sorte è toccata alla ex presidente che con lui ha condiviso il mandato ovvero Roxanna Baldetti. Una vicenda che ha creato scompiglio e caos e ha rivelato l’ingegnoso piano del governo capitanato dall’ex leader del partito PP.
Il Guatemala ha passato anni difficili dove le ultime crisi causata dal Covid e dai vaccini, ma anche l’attuale guerra in Ucraina ha peggiorato ulteriormente la situazione e gettato il popolo in una condizione estremamente precaria nonostante fossero già estremamente complicate. Gli anni di regime duro e di guerre civili hanno lasciato un segno indelebile e nonostante la politica abbia ora un corso più democratico riemergono gli scheletri nell’armadio di Otto Perez, che ha guidato il paese dal 2012 al 2015.
Il leader del partito PP è stato condannato a 16 anni di reclusione dopo che le accuse a suo carico di estorsione e truffa ai danni del sistema doganale. Otto Perez è stato alla guida del Guatemala per diversi anni, fino a quando non è stato costretto, nel 2015, a dimettersi dato che il Pubblico ministero ha emesso un mandato di cattura nei confronti dell’ex vicepresidente Roxana Baldetti e una richiesta di udienza preliminare nei confronti del presidente Perez per i reati di corruzione passiva, associazione illecita e caso di frode doganale. Si è dimesso il 2 settembre 2015 e ha presenziato il giorno successivo alla sua prima udienza in tribunale.
Dopo l’inizio ufficiale della causa giudiziaria è stato avvisato di diversi reati e man mano che gli inquirenti andavano a fondo emergeva un reale coinvolgimento forse anche oltre a ciò che si ipotizzava in Guatemala dopo le prime indiscrezioni sul caso. Quelle che erano dicerie si sono trasformate poi in realtà e l’ex presidente Perez è stato posto in custodia cautelare. La paura delle forze dell’ordine era che, nonostante le dimissioni, potesse avere un potere tale da manipolare le indagini.
Ora, dopo anni di tensione e polemiche, si è giunti alla fine della vicenda giudiziaria che ha sconvolto il Paese. Perez, infatti, è stato condannato per frode ed estorsione del sistema doganale e ha ottenuto, data la colpevolezza certa, otto anni per ciascun capo di accusa. La stessa sorte è capitata alla vice presidente di allora che ha ricevuto una pena carceraria pari a 16 anni.
Tutto ciò è venuto fuori e alla luce del sole grazie a un organismo anti corruzione sostenuto anche dalle Nazioni unite che è stato poi soppresso nel 2019 dal presidente Morales che era appena finito nel mirino dell’organizzazione anti corruzione.
La carriera di Perez nasce all’interno dell’ambito militare al quale si è dedicato con interesse e passione. Non una carriera qualunque, in quanto il politico ha ricoperto la carica più importante ovvero quella di generale. Ma è stato anche membro delle forze d’élite Kaibil e negli anni Novanta è stato un pezzo grosso dell’intelligence guatemalteca.
Il Guatemala ha visto un periodo molto florido dove la democrazia regnava sovrana e l’economia era cresciuta a dismisura e si è chiuso nel 1954. Da lì in poi fino al 1996 si è respirato un clima di dittatura e guerra interna che ha rovinato la stabilità economica e sociale che si era via via costruita all’interno di un paese notoriamente problematico e conflittuale.
Il percorso di Perez si è poi fuso con la politica e ha partecipato anche al rovesciamento del governo dopo il colpo di stato effettuato da Jorge Serrano Elias nel 1993 e alla firma di pace del 1996. Con gli accordi presi si è ristabilita una sorta di stabilità e successivamente sono state attuate elezioni democratiche nonostante la corruzione è sempre stata ai massimi livelli.
Perez ha formato il partito PP e o patriot party nel quale è stato segretario generale anni e si è inserito abilmente in ogni ambito primo su tutti quello economico. Nel 2011 dopo una lunga carriera al comando del partito è stato eletto presidente e fino al 2015 ha ricoperto la carica.
Grazie al organismo anti corruzione è emerso un sistema schematico che aveva elaborato Perez capace di frodare in modo prolungato e continuativo il sistema dei dazi nazionali. Dopo il suo arresto sono emerse tantissime notizie che hanno confermato la frode e l’estrusione e dopo anni di udienze si sono palesate mostrando il quadro di corruzione totale che ha portando ieri 7 dicembre 2022 alla condanna a 16 anni di reclusione per il 72enne Perez ex presidente del Guatemala.
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