“Quando Bossi si è dimesso aveva lasciato nelle casse del partito circa 40 milioni di euro”. Parole di Daniela Cantamessa, ex segretaria del senatùr rilasciate nel corso di un’intervista a The Post Internazionale. La donna ha accusato Roberto Maroni di avere dilapidato i fondi della Lega e Matteo Salvini di essere stato al corrente di tutto, ma di non avere mosso un dito.
Secondo Daniela Cantamessa tutto cominciò dopo il 5 aprile 2012, ovvero dopo le dimissioni del segretario Umberto Bossi. Poi con Maroni subentrò una gestione differente: “Maroni, invece di usare la struttura storica della Lega, utilizzava strutture esterne che avevano dei costi molto alti”.
Sempre secondo la ricostruzione di Daniela Cantamessa, il 18 aprile 2012, appena otto giorni dopo le dimissioni di Bossi, fu firmato un ricco contratto all’avvocato di Maroni.
Cantamessa parla anche di un commercialista: “Poi è stato portato lì un commercialista, anche lui esterno e presentava fatture su fatture, nonostante la Lega avesse la sua struttura contabile che funzionava”.
L’ex segretaria specifica di avere informato Salvini del fatto che il nuovo segretario Maroni avesse introdotto una serie di consulenti esterni tutti vicini alla sua persona, ma Salvini non ritenne di approfondire: “A Salvini segnalai tutto, lui era vice segretario federale, e con lui avevo un rapporto cameratesco. Era uno di noi. Gli dissi di fare qualcosa perché stavano sparendo tutti i soldi. Ma non si sbilanciò molto quando glielo dissi. Tutto questo disastro è stato impostato dal 2012 in poi”.