Se ne sono dette molte sulla provenienza del Covid, ora arriva la conferma dall’Fbi, è sfuggito da Wuhan.
Il virus si trovava in laboratorio e gli analisti federali hanno stilato un rapporto in cui evidenziano che la causa della pandemia sia dovuta a un incidente, infatti il Covid era custodito in maniera errata ed è letteralmente sfuggito. L’Fbi continua l’inchiesta e partono le prime accuse alla Cina di ostacolare le indagini per nascondere forse, verità scomode.
La provenienza del Covid
A più di 3 anni da quando abbiamo sentito per la prima volta il termine Covid 19, se oggi digitiamo il nome del virus sui motori di ricerca veniamo sommersi da una miriade di informazioni che si aggiornano giorno per giorno, in fatto di numeri, indiscrezioni, nuove varianti, nuovi vaccini e chi più ne ha più ne metta.
All’inizio però il Covid che oggi ci sembra tanto di conoscere grazie a esperti che sono diventati famosi per i loro interventi, come Bassetti e Pregliasco, era una malattia del tutto nuova e quindi sconosciuta che inevitabilmente avrebbe portato a molti decessi prima di trovare una sorta di stabilità e quindi convivenza con la patologia.
Ad oggi possiamo dire di aver raggiunto quel livello e il Coronavirus non fa più paura come una volta, quindi le indagini si stanno concentrando anche in altre direzioni oltre allo studio dei sintomi e alla formulazione di vaccini sempre più aggiornati.
L’ultima ricerca sull’argomento è quella condotta dall’Fbi, resa nota poco fa. In questa viene evidenziata la vera origine del virus. Se ben ricordiamo già all’inizio di parlava di Wuhan come luogo d’origine, ora i federali lo confermano.
Il virus sarebbe in qualche modo scappato accidentalmente da un laboratorio situato proprio nel capoluogo della provincia di Hubei, nella Cina Centrale, per poi diffondersi in maniera globale e come abbiamo visto molto aggressiva dal momento che incontrava un sistema immunitario non allenato a combattere i sintomi del tutto nuovi.
Come accertato dai federali, il virus è il risultato di un errore di laboratorio e a fare queste dichiarazioni molto forti è stato lo stesso capo dell’Fbi, Christopher Wray, intervistato da Fox News:
“da tempo pensiamo che le origini della pandemia siano legate a un incidente di laboratorio a wuhan, ora ne abbiamo la certezza. già nel 2021 c’erano elementi che portavano verso questa strada”.
La reazione della Cina
Wray ha puntato il dito contro la Cina, accusando il governo di aver tentato in tutti i modi di confondere le indagini che i federali stavano conducendo in modo da nascondere la verità.
Pechino è furiosa e smentisce tutto. Le tensioni sono accentuate ovviamente dalle dichiarazioni pubbliche di Wray, confermate fra l’altro anche dall’Intelligence americana che sotto il comando di Biden, ha indagato per capire le probabili cause del virus, compreso il contatto con un uomo e un animale infetto e appunto, l’incidente in laboratorio.
Addirittura, la Casa Bianca non esclude che il virus sia stato rilasciato in maniera volontaria, accuse pesantissime di complottismo che non potevano di certo non scatenare tensioni.
L’Fbi sta lavorando per capire altri possibili rischi biologici di quello che sembrerebbe essere un incidente però controllato dal governo cinese, che si è opposto categoricamente a queste supposizioni.
Il ministro degli Esteri, Mao Ning ha accusato l’America di aver svolto una politicizzazione del problema. Inoltre la Cina si oppone alle accuse sull’ostacolazione delle indagini, affermando che tutte le informazioni richieste sono state fornite con tempestività e trasparenza.