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LG G2 Mini è stato ufficializzato al Mobile World Congress 2014 di Barcellona come top della gamma medio-alta del produttore sudcoreano. C’erano molte aspettative intorno a questo dispositivo che poteva davvero fornire una scelta di qualità per chi cercasse un modello tascabile e né troppo grosso né troppo pesante, senza però perdere in qualità. Ma a differenza di Sony Xperia Z1 Compact che è una versione ridotta, ma non in potenza, di Xperia Z1, LG G2 Mini riprende sì lo stile, l’estetica e la base tecnica di LG G2, ma con una riduzione non così indifferente delle prestazioni delle caratteristiche tecniche. Qui sopra la nostra video-anteprima, dopo il salto tutti i dettagli.
LG G2 Mini poteva dunque essere un LG G2 in scala e – se guardiamo solo all’estetica – in fondo lo è, ma se scendiamo nel dettaglio delle caratteristiche tecniche ci troviamo di fronte a un dispositivo un po’ “tronco” nell’anima. Non che non sia interessante, tutto al contrario, ma si sarebbe gradito un po’ più di coraggio nella composizione tecnica. Ritroviamo la pratica e intelligente soluzione strutturale dei pulsanti posizionati sul retro così da consentire una gestione più naturale dell’uso del dispositivo. Come funzionano? Sono posizionati sotto al sensore fotografico sul retro. Ad esempio in chiamata basta posizionare il dito sui tasti per alzare o abbassare il volume. Oppure si può scattare un selfie senza dover spostare il dito dall’impugnatura. Non male affatto.
L’altra soluzione che rende l’uso piuttosto confortevole è il KnockKnock ossia la possibilità di risvegliare il dispositivo dallo standby con un doppio tap sullo schermo spento. L’evoluzione è lo KnockCode che aggiunge anche uno sblocco sicuro: si dovranno compiere da 2 a 8 tocchi sullo schermo spento in posizioni precise per accedervi. L’altra scelta molto intelligente è Easyhome che porta un’interfaccia da telefono di 10 anni fa su uno smartphone moderno con tastierone alfanumerico in primo piano e pulsanti per accedere rapidamente alle funzioni principali come lettore multimediale o fotocamera. Un’idea per gli utenti più anziani o comunque meno vicini alle interfacce moderne. Sia chiaro: sarà comunque possibile accedere a qualsiasi altra funzione interna in qualsiasi momento.
Se vogliamo parlare di prestazioni tecniche, cosa mette sul piatto LG G2 Mini? Davvero ampio il display non così mini da 4.7 pollici di diagonale IPS LCD con risoluzione qHD (540×960 pixel, non così alto, poteva almeno essere 1280×720) e una densità è di 234 pixel per pollice, non entusiasmante. Le dimensioni di 129.6 x 66 con uno spessore di 9.6 mm che significa che è un pochino spesso, ma che al tempo stesso sfrutta praticamente tutto lo spazio frontale per lo schermo. Punta sul sistema operativo Android KitKat 4.4.2, processore Snapdragon 400 MSN8926 quad-core da 1.2GHz, GPU Adreno 305, naviga velocemente con la connettività LTE, supporta una fotocamera da 8 megapixel con videorecording Full HD sul retro e da 1.3 megapixel sul fronte, si avvale di una Ram da 1GB e memoria da 8GB espandibile via microSD. Il riepilogo della scheda:
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Uscirà per un prezzo ancora da comunicare nelle colorazioni nero, bianco, oro e rosso da Aprile. La scelta del prezzo sarà fondamentale perché se si terrà nell’ordine dei 300 euro allora potrebbe essere una buona scelta, ma se costerà di più sarà un po’ troppo “appesantito”. Solitamente LG è aggressiva sul fronte prezzi, speriamo lo sia anche con G2 Mini.
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