Sono diventati 4.000 i migranti che si trovano attualmente nell’hotspot di Lampedusa in seguito ai nuovi sbarchi.
Questa notte, a partire dalla mezzanotte, sono arrivati sull’isola siciliana 17 barconi che trasportavano in totale 519 persone. Questo ha avuto un effetto devastante per il centro di primissima accoglienza che già si trovava alla capienza limite, anzi il numero di 400 ospiti consentiti era già stato abbondantemente superato e c’erano circa 2.000 persone, un terzo delle quali sono minori. La Prefettura non può fare altro che disporre altri trasferimenti, questi non si sono fermati mai ma evidentemente serve un piano d’azione più massiccio.
Nuovi arrivi a Lampedusa
Ci siamo occupati ieri di migranti e in effetti l’isola di Lampedusa ne ha accolti più di 1.000 in sole 36 ore. Oggi la situazione non è migliorata e a partire dalla mezzanotte sono arrivate altre 17 barche che hanno portato in totale 519 migranti nel centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola.
Ieri gli sbarchi registrati erano 63 e già le condizioni della struttura erano al limite dell’umano, ora questa conta 4.000 ospiti che attendono una collocazione decente.
Tutti controllati dal punto di vista sanitario, man mano verranno identificati in queste ore e poi di certo la Prefettura disporrà nuovi trasferimenti in altri centri, già in mattinata 740 persone verranno imbarcate sul traghetto Galaxy per arrivare a Porto Empedocle. Fra le persone che affollano l’hotspot, 243 sono i minori non accompagnati.
Siamo abituati a numeri allarmanti quando parliamo di migranti ma il picco di queste ore non era mai stato raggiunto a Lampedusa, sia per quanto riguarda il numero degli sbarchi, sia per il totale delle persone approdate in un così breve lasso di tempo.
La giornata di venerdì
Ieri mattina erano poco più di 1.300 i migranti giunti sulla costa siciliana, in serata sono arrivati a toccare i 1.800. Dopo un breve periodo di fermo a causa delle condizioni meteorologiche poco favorevoli, adesso gli sbarchi hanno ripreso a pieno regime e lo dimostrano i dati di oggi.
La Croce Rossa fatica a garantire la giusta assistenza a un numero così alto di ospiti all’interno del centro di accoglienza che l’organizzazione di volontariato gestisce. Si lavora notte e giorno per mettere in sicurezza coloro che provengono da viaggi difficili e pericolosi ma la situazione è diventata insostenibile.
Le barche provengono in particolare dalla Tunisia, dove Sfax è il luogo di partenza più interessato da questo fenomeno. Qui i cosiddetti passeur si occupano di raccogliere i soldi – e le somme sono importanti – per far imbarcare le persone su barconi in ferro, vetroresina o legno, arroccati e con motori precari che potrebbero cedere durante il tragitto.
La tratta è la peggiore, quella del Mediterraneo Centrale, la più battuta per arrivare poi al Paese che per queste persone costituisce la massima aspirazione: l’Italia.
Qui trovano volontari delle Ong che le aiutano e motovedette delle autorità che le soccorrono in mare, però il traffico sta diventando veramente insostenibile. Tanti riescono anche ad arrivare sulla terraferma in autonomia e vengono poi intercettati sule spiagge di approdo.
Tutti arrivano all’hotspot di Lampedusa e, in genere dopo poche ore, vengono mandati altrove. I numeri di questi giorni sono davvero i più alti di tutta l’estate, ritenuta quella peggiore da tanti anni in Italia, in tema di migranti.