Le forze speciali sono intervenute per liberare la nave Galata Seaways, sequestrata da alcuni migranti che ne avevano preso il controllo.
Si tratta di 13 uomini e due donne che ora sono stati portati alla Questura di Napoli per essere interrogato su quanto accaduto. La nave turca è stata intercettata ieri al largo del golfo di Napoli. Verrà ascoltato anche il comandante che potrà rilasciare la sua versione, per fornire dettagli utili a capire cosa sia accaduto.
Ieri abbiamo seguito la vicenda della nave turca Galata Seaways, dirottata a largo di Napoli da un gruppo di clandestini armati di coltello che sono riusciti a introdursi a bordo seminando il panico fra i passeggeri e l’equipaggio.
Dopo essere partita dal porto di Topcular il 7 giugno scorso, la nave mercantile si è introdotta in acque italiane e poi doveva dirigersi in Francia. Improvvisamente però il comandante ha avvisato il centro di soccorso e ricerca di Ankara con una richiesta urgente di intervento, sembra infatti che 15 migranti avessero preso in ostaggio l’imbarcazione e due di loro fossero armati.
Le forze armate si sono subito mette in azione per capire cosa stesse accadendo e in poco tempo hanno raggiunto il mercantile. Con cautela sono gli agenti sono saliti a bordo constatando la gravità della situazione, che però è poi rientrata alla normalità e fortunatamente non ci sono stati feriti e nessuna conseguenza particolare per i 22 membri dell’equipaggio e per i 3 passeggeri, solo tanta paura.
La Procura ha aperto un fascicolo di indagine su quanto accaduto, perché vuole vederci chiaro. Come riportato da Repubblica, l’allarme è scattato ieri poco dopo che i clandestini hanno intercettato la Galata Seaways e l’hanno occupata. Ora le stesse persone sono state prese in custodia e verranno ascoltate nelle prossime ore.
Ad effettuare l’operazione è stata la Squadra Mobile di Napoli e i finanzieri del Gico e del Reparto operativo aeronavale di Napoli, i quali sono riusciti a individuarla quando e poi l’hanno scortata in una zona di rada, nei pressi di Castel dell’Ovo.
In quest’area calma e al riparo dalle intemperie, gli agenti sono potuti salire a bordo e verificare la gravità della situazione. Ora avranno luogo i primi accertamenti giudiziari da parte della Guardia di Finanza e della Polizia, intanto si indaga per impossessamento di nave.
Il comandante è la figura chiave di questa vicenda, il primo a dare l’allarme. Verrà anche lui ascoltato in Questura per chiarire la dinamica dei fatti e le modalità con cui sarebbe avvenuto il tentativo dei migranti di prendere il controllo della nave. Fino al momento in cui è scattato l’allarme, questi sarebbero rimasti nascosti aspettando il momento più opportuno per uscire allo scoperto e minacciare tutti con dei coltelli.
Questo quanto emerso dalle prime informazioni trapelate.
A dare la notizia della liberazione della Galata Seaways è stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha ringraziato le forze speciali di stanza a Brindisi per l’immediato intervento e le operazioni portate a termine senza complicazioni.
Il cargo turco, costruito nel 2010, è stato scortato da alcune motovedette durante il percorso per raggiungere un posto sicuro per fermarsi, vicino Napoli. Poi i dirottatori sono stati fermati e in quel frangente, appena appresa la notizia dell’evolversi positivo della cosa, Crosetto ha scritto in serata su Twitter:
“i dirottatori sono stati catturati e tutto è finito bene. i miei complimenti ai ragazzi del battaglione san marco, agli agenti di polizia e ai finanzieri che hanno collaborato per concludere nel migliore dei modi un’operazione pericolosa. bravi!”.
Il ministro della Difesa aveva speso alcune parole anche nel pomeriggio, spiegando che i clandestini sono saliti a bodo usando delle armi come pugnali. Dopo l’allarme è intervenuta la Marina, che ha messo al sicuro nella plancia di comando, l’equipaggio, intanto i militari proseguivano con la bonifica dell’imbarcazione.
Non ci sono stati problemi e l’operazione si è conclusa in tempi brevi e Crosetto ne ha parlato non solo sulla famosa piattaforma social ma anche come ospite nella trasmissione Stasera Italia su Rete 4 e durante un evento rispondendo alle domande di Bruno Vespa.
Le indagini puntano a fare luce sull’accaduto, in primis a determinare il luogo esatto in cui è avvenuto il sequestro, questo servirà a determinare la competenza territoriale degli inquirenti. Ora la priorità è identificare i responsabili, che secondo quanto appreso sono persone già segnalate. Bisognerà verificare quali fossero i reali intenti e accertare eventuali collegamenti con organizzazioni di matrice terroristica.
Un episodio che ci fa riflettere sul livello di criticità dei nostri mari per quanto riguarda la situazione migranti, emergenza che conosciamo per l’intenso traffico di barconi nel Mediterraneo, crocevia dei flussi migratori. Raramente invece si manifestano aventi come questo, tuttavia le operazioni dimostrano come le autorità italiane abbiano saputo intervenire in maniera professionale e limitando i danni.
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