Mali, liberati Padre Maccalli e Nicola Chiacchio

Due cittadini italiani che erano ostaggi in Mali sono stati liberati. Lo ha annunciato il portavoce del presidente del Mali. Si tratta di padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio. I due erano stati rapiti in Niger nel 2018. Fonti dei servizi segreti italiani confermano l’operazione, condotta da personale dell’Aise in collaborazione con le autorità maliane. L’annuncio giunge dopo che il governo ad interim del Mali ha rilasciato 100 jihadisti, sospettati o condannati, nel corso dell’ultimo fine settimana.

Liberati Padre Maccalli e Nicola Chiacchio in Mali

Padre Maccalli, della diocesi di Crema, era stato rapito il 17 settembre del 2018 in Niger, in una missione a circa 150 km dalla capitale Niamey. In aprile Avvenire aveva pubblicato un video di alcuni secondi in cui compariva il sacerdote lombardo prigioniero insieme a Chiacchio, del quale invece si erano perse le tracce, presumibilmente rapito durante una vacanza.  Nel video i due uomini apparivano prigionieri, con la barba lunga e vestiti con abiti tradizionali.

Il governo del Mali ha fatto sapere che padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio, detenuti da militanti legati ad Al Qaeda, si trovano a bordo di un volo partito dalla città settentrionale di Tessalit e diretto a Bamako, insieme all’ex ministro maliano Soumaila Cisse e alla cooperante francese Sophie Petronin, liberati a loro volta.

Gli altri due ostaggi liberati in Mali

Sophie Petronin, 75 anni era l’ultimo cittadino francese in mano a rapitori. Era stata sequestrata il 24 dicembre 2016 da un gruppo armato a Gao, nel nord del Mali, dove dirigeva un’organizzazione di aiuto all’infanzia. Soumalia Cissè era stato rapito il 25 marzo mentre faceva campagna elettorale per le legislative nella regione di Timbuctu, nel nord-ovest del Paese. Tutti gli ostaggi erano probabilmente detenuti da gruppi islamici legati ad Al Qaeda nel Maghreb islamico.

Padre Maccalli e Chiacchio verranno ascoltati al loro rientro in Italia, nella giornata di venerdì, dai magistrati della Procura di Roma e dai carabinieri del Ros. Sulla vicenda dei due connazionali, il pm Sergio Colaiocco aveva aperto un fascicolo di indagine in cui si ipotizzava il reato di sequestro con finalità di terrorismo

Il messaggio di Conte

“Padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio, rapiti in Africa tra il 2018 e il 2019, sono liberi e stanno rientrando in Italia!” Scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Grazie al nostro comparto di intelligence, in particolare all’Aise, e alla Farnesina per questo risultato”.

Le parole del ministro Di Maio

“Una bella notizia: padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio sono finalmente liberi e stanno bene”. Annuncia su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo la liberazione dei due connazionali in Mali. “Erano stati rapiti da un gruppo jihadista. Grazie alla nostra intelligence, in particolare all’Aise, e a tutti coloro che hanno lavorato per riportarli a casa”

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