Paul Rusesabagina è tornato in libertà, è stato rilasciato dal carcere dove era detenuto su decisione di Paul Kagame che lo ha graziato.
L’uomo era stato accusato di terrorismo per aver criticato il governo in carica. Paul Rusesabagina è l’uomo che ha ispirato il film “Hotel Rwanda” che racconta la sua storia.
Nel 1994 in Ruanda ci fu il genocidio dei tutsi e degli hutu moderati da parte dell’esercito regolare, delle milizie paramilitari e degli interahamwe. Il movente fu ideologico e basato sull’odio raziale.
È considerato uno degli eventi più drammatici e sanguinosi della storia del XX secolo e in cui morirono più di un milione di persone.
Durante il genocidio, Paul Rusesabagina, che all’epoca dirigeva un hotel nella capitale Kigali, decise di nascondere e accogliere un migliaio di persone salvandogli la vita.
Fu un atto coraggioso e che mise in pericolo la sua stessa vita, questa sua storia ha ispirato, 10 anni dopo gli avvenimenti, il film “Hotel Rwanda”, che raccontò la storia del genocidio e l’incredibile coraggio di Rusesabagina.
Il film ottenne un incredibile successo e per tutti Paul Rusesabagina divenne un eroe riconosciuto a livello mondiale.
In molti però misero in discussione le sue decisioni e le sue opere di salvataggio nel tentativo di ridimensionare il suo essere considerato un eroe holliwoodiano.
Con i soldi guadagnati dal film Rusesabagina diventa una figura di spicco all’opposizione del Regime di Paul Kagame che è in carica da circa 30 anni.
Lo scorso 20 settembre del 2021, l’Alta Corte per i crimini internazionali di Kigali ha deciso di riconoscere colpevole Rusesabagina di aver creato e scelto di finanziare FLN ossia il braccio armato del suo partito.
Il suo partito è il Movimento per il cambiamento democratico del Ruanda conosciuto anche con l’acronimo MRCD, ed è il principale partito all’opposizione contro Kagame.
Con queste accuse il tribunale ha deciso di condannarlo a 25 anni di carcere per aver commesso reati di terrorismo nel procedimento giudiziario farsesco che è stato condannato anche da Amnesty International.
Arriva oggi la notizia del suo rilascio dopo un anno e mezzo dalla condanna, Paul Rusesabagina è stato graziato proprio dal presidente Paul Kagame.
A spingere moltissimo per il suo rilascio è stata soprattutto l’America che è riuscita a smuovere il presidente Kagame.
Secondo una fonte alla Casa Bianca, il rilascio di Paul Rusesabagina è avvenuto dopo lunghissimi colloqui e trattative con il presidente Paul Kagame, che si sono concluse nel recente viaggio di Blinken a Kagali.
Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha svolto un ruolo importante nelle trattative con colloqui diretti e telefonate con uno stretto consigliere del presidente Kagame.
Attualmente Paul Rusesabagina che ha raggiunto l’età di 68 anni è libero e si trova nella residenza dell’ambasciatore del Qatar. È in attesa di poter rientrare negli Stati Uniti dove aveva la sua residenza prima di essere stato processato e condannato.
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