L’Italia dirà di sì agli Stati Uniti se dovessero richiedere l’uso delle basi e dello spazio aereo per la loro battaglia lampo di 30 giorni contro l’Isis. Ieri in Parlamento la discussione e la ministra della Difesa Roberta Pinotti è intervenuta al question time alla Camera.
“Il Governo è pronto a valutare positivamente un’eventuale richiesta di uso delle basi e dello spazio aereo se fosse funzionale a una piu’ rapida e efficace conclusione dell’operazione in corso”, ha detto il ministro della Difesa.
“L’attività condotta dalle forze statunitensi si sviluppa in piena coerenza con la Risoluzione delle Nazioni Unite del 2015 e in esito a una specifica richiesta di supporto formulata dal legittimo Governo Libico per il contrasto all’Isis nell’area di Sirte. Come è noto, le Forze locali libiche – in particolare quelle che hanno riconosciuto il Governo di al-Sarraj – stanno combattendo una dura battaglia per contrastare l’Isis proprio nella regione di Sirte. È, tuttavia, un contrasto portato avanti fra grandi difficoltà e a caro prezzo, per i militari governativi e la popolazione civile, in particolare per la mancanza di capacità per l’identificazione dei bersagli militari e per il loro ingaggio di precisione”.
Contrario il Movimento 5 Stelle. “Non dobbiamo farci percepire come nemici in Libia, perciò sarebbe un errore enorme concedere le basi per i bombardamenti”, ha detto Alessandro Di Battista (M5s), intervenendo in Aula alla Camera. I bombardamenti sono “una follia”, ha affermato, perché rischiano di “ricompattare le fazioni libiche contro il nemico occidentale”.
Pinotti ha aggiunto che “l’Italia è fin dall’inizio convintamente parte della lotta anti-Isis”.