L’ibuprofene fa male? Dagli USA l’allarme: aumenta il rischio di ictus e infarto

L’ibuprofene fa male? Dagli Stati Uniti arriva l’allarme sull’aumento del rischio di ictus e di infarto legato all’uso dei comuni farmaci analgesici e antinfiammatori che contengono questa sostanza. E’ stata la Food and drug administration, l’agenzia del governo USA che si occupa del mercato farmaceutico, a sottolineare la presunta pericolosità dell’ibuprofene. Il portavoce Eric Pahon ha spiegato che fino a poco tempo fa si parlava solo di un’ipotesi. Adesso, però, gli esperti dicono che la possibilità è reale.

L’agenzia statunitense afferma che i pericoli possono diventare più concreti nelle prime settimane di uso di questi farmaci, soprattutto se si consumano alti livelli di ibuprofene. Secondo la FDA, in generale i pazienti con fattori di rischio cardiovascolare avrebbero maggiori probabilità di incorrere nell’infarto o nell’ictus prendendo questi medicinali. La prudenza è d’obbligo: prima di prendere un analgesico per un minimo dolore, dovremmo riflettere bene sul rapporto rischi-benefici.

Il principio attivo dell’ibuprofene si trova in diversi farmaci utilizzati per il trattamento di sintomi dolorosi, come mal di testa e dolori articolari. Spesso i farmaci per trattare questi disturbi possono essere comprati anche senza la ricetta del medico. Rientrerebbe nella categoria “pericolosa” anche la classe degli inibitori Cox-2, che vengono utilizzati per trattare l’artrite. Per questi ultimi medicinali, però, occorre la prescrizione medica.

Il nuovo allarme è stato lanciato dopo aver passato in rassegna vari studi sull’utilizzo degli antinfiammatori non steroidei, che avrebbero fatto osservare un aumento degli eventi cardiovascolari.

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