Un tranquillo pomeriggio si è trasformato in un susseguirsi di eventi degni di un film d’azione. Erano da poco passate le 18:30 quando qualcosa di insolito ha iniziato a muoversi tra le corsie di un supermercato di viale Innocenzo. Gli scaffali ben ordinati, gli acquirenti distratti dai propri pensieri e lo scorrere monotono della quotidianità sono stati improvvisamente interrotti da una scena fuori dall’ordinario. Due uomini, intenti a nascondere merce sotto i vestiti, hanno acceso i riflettori su una situazione che sarebbe presto degenerata.
La guardia di sicurezza, accortasi delle manovre sospette, ha agito con prontezza bloccando i due all’uscita. Mentre uno si è arreso senza opporre resistenza, il secondo uomo ha reagito con una violenza improvvisa e inaspettata. Brandendo una bottiglia di liquore come arma, ha iniziato a urlare, cercando di intimidire l’addetto alla sicurezza. Con una mossa fulminea, è riuscito a guadagnare la strada e a far perdere le proprie tracce per un breve momento.
La situazione è rimasta tesa anche per l’altro complice, che inizialmente sembrava rassegnato, ma che è riuscito a dileguarsi con parte della refurtiva approfittando del trambusto. La scena ha attirato l’attenzione dei presenti, che hanno assistito increduli a ciò che stava accadendo.
L’operatore della sicurezza non si è lasciato scoraggiare e, mantenendo il sangue freddo, ha seguito a distanza il fuggitivo. Nel frattempo, è stato contattato il 112, che ha inviato sul posto le pattuglie di polizia. Grazie alla collaborazione della guardia e alla rapida mobilitazione degli agenti, il sospettato è stato fermato nelle vicinanze poco dopo la sua fuga. Un arresto cruciale che ha permesso di fare chiarezza sull’identità e il passato dell’uomo.
L’individuo, un 36enne di origine marocchina, si è rivelato avere alle spalle una lunga lista di precedenti per reati contro il patrimonio e violazioni alla normativa sulle armi. La sua posizione sul territorio italiano era altrettanto irregolare: risultava destinatario di un ordine di espulsione emesso il 1° novembre dal questore di Milano, un provvedimento che aveva ignorato, continuando a rimanere in città senza fissa dimora. Questa scoperta ha gettato ulteriore luce su una vicenda già complessa.
Le indagini hanno fatto emergere dettagli inquietanti sulla figura dell’arrestato. Un uomo abituato a muoversi nell’ombra, con un curriculum criminale che racconta una vita di irregolarità e sfide alle regole. La sua resistenza violenta durante la tentata rapina ha confermato il profilo di un soggetto incline a gesti estremi per sfuggire alla giustizia.
La denuncia presentata dal supermercato ha fornito agli inquirenti un quadro solido per procedere con l’accusa di rapina impropria. Il pubblico ministero di turno, valutando la gravità della situazione, ha disposto che il 36enne fosse trattenuto in attesa del processo per direttissima.
Resta ancora irrisolto il nodo legato al complice, che è riuscito a far perdere le proprie tracce portando via altra merce rubata. Le forze dell’ordine stanno lavorando per identificarlo, utilizzando ogni indizio lasciato sul luogo del crimine. L’episodio, per quanto risolto in parte, lascia aperte domande sulle dinamiche e sui protagonisti della vicenda.
Questo fatto non è solo cronaca, ma uno spaccato su realtà sommerse che si intrecciano alla vita quotidiana, spesso in modi imprevedibili e destabilizzanti. Il supermercato, un luogo familiare e rassicurante, è diventato il teatro di una fuga rocambolesca e di un’indagine che continua a sorprendere.
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