Liechtenstein-Italia, curiosità sui nostri avversari per Russia 2018

Genoa   Empoli


Il Liechtenstein è una delle nazionali meno forti del panorama mondiale, nel ranking Uefa è in 183esima posizione. Nel corso di queste qualificazioni mondiali, ha già dimostrato tutta la sua pochezza, perdendo 8-0 con la Spagna. Gioca con la maglia rosso-blu, i colori della bandiera. Una vecchia conoscenza del nostro calcio è il recordman di presenze e gol della selezione: si tratta di Mario Frick, ex attaccante di Siena, Ternana ed Hellas Verona (tra il 2006 e il 2009).

Lo stadio

La Nazionale gioca le sue partite casalinghe a Vaduz, al Rheinpark Stadion, la cui capienza massima è di 7 mila spettatori. Contro gli azzurri ci sarà ovviamente il tutto esaurito sabato sera (ore 20.45). Qui gioca anche la squadra di club più importante del piccolo Stato, l’Fc Vaduz, che milita nella serie A del campionato svizzero. La città si trova sulle sponde del Reno.

Dicevamo della capienza: in realtà i posti disponibili sono 6.411, ma sono aumentabili a 7 mila. La Tribuna Nord può infatti contenere alternativamente 1.241 posti a sedere o 1.800 posti in piedi. E’ stato inaugurato nel 1998, il 31 luglio, con un’amichevole tra l’Fc Vaduz e i tedeschi del Kaiserslautern (8-0 per gli ospiti). Il costo totale per costruire lo stadio è stato di 19 milioni di franchi svizzeri.

Vaduz

La peggiore sconfitta è del 1996

Una figuraccia per il Liechtenstein il 9 novembre del 1996: l’11-1 a Eschen contro la Macedonia è tuttora la peggior sconfitta della storia per la Nazionale allenata oggi da Rene Pauritsch. L’esordio internazionale era stato invece incoraggiante: 0-1 con la Svizzera a Balzers, il 9 marzo del 1982. La vittoria più larga risale al 13 ottobre 2004 in Lussemburgo (4-0).

Nella storia, però, ci sono altri brutti scivoloni, come il già citato 0-8 con la Spagna. Nel 2016, si conta pure una vittoria: 1-0 contro San Marino. L’Italia, anche per migliorare il quoziente reti, dovrà cercare di fare quanti più gol possibili a Vaduz, impresa non impossibile.

Attenzione, però, perché il Liechtenstein non è sempre una squadra materasso. Nelle qualificazioni al Mondiale del 2006, ottenne 8 punti nel girone di qualificazione, bloccando sul pari il Portogallo e la Slovacchia. E non pensate di trovare operai o taglialegne tra i calciatori della Nazionale: oramai sono tutti professionisti anche da queste parti.

Frick, un bel ricordo

Mario Frick è il giocatore che ha segnato più gol nella storia della Nazionale – 16 – ed è pure quello con più presenze, 125. E’ braccato da vicino dal portiere Peter Jehle, tuttora convocato e che quindi ha ottime possibilità di superare Frick, che di presenze ne conta 121. A livello di marcatori, invece, al secondo posto c’è Franz Burgmeier, anche lui ancora in Nazionale, che di gol ne ha fatti nove. Tra chi è ancora in attività, troviamo a quota cinque reti Michele Polverino e a quota due Mathias Christen.

Burgmeier, dagli sci al pallone

Franz Burgmeier, che ora è il principale goleador della squadra, da adolescente si è dimostrato un ottimo sciatore. Ha sempre diviso le sue giornate tra il pallone e la neve. A 16 anni, però, un brutto infortunio sugli sci bloccò la sua crescita. Fu infatti costretto, per un lungo periodo, a sospendere la sua attività agonistica (all’epoca si stava facendo conoscere nel Basilea, una delle squadre più forti della Svizzera).

Dal 2009 gioca nel Vaduz, con cui ha totalizzato 157 gettoni di presenza e segnato 19 reti. Di ruolo è un difensore.

Buchel, la stellina

Marcel Buchel è una delle stelline della selezione di Pauritsch. Gioca in Italia, nell’Empoli. E’ austriaco, ma naturalizzato del Liechtenstein. Nel suo passato, c’è anche una breve esperienza con la Juventus. Il suo ruolo è quello di centrocampista. Con i bianconeri ha fatto in tempo a esordire in Europa League. Prima di venire convocato con la Nazionale del Liechtenstein, ha giocato tre partite con la selezione Under 19 dell’Austria.

E’ uno dei pochi calciatori di questa Nazionale ad avere un palmares di livello. Ha infatti vinto, seppure non da protagonista, due Supercoppe italiane con la maglia della Juventus (nel 2013 e nel 2015). C’è anche una Challenge League con il San Gallo.

Goppel, segnatevi questo nome

Attenzione anche a Maximilian Goppel, difensore classe 1997, autore su rigore del gol dell’1-2 nell’ultima uscita contro Israele. Gioca nel Vaduz pure lui. Preferibilmente gioca come terzino sinistro, ma sa disimpegnarsi anche nel ruolo di centrale difensivo. E’ un prospetto interessante, che potrebbe servire anche a qualche squadra italiana. Il Vaduz lo ha prelevato l’estate scorsa dal Balzers, squadra semi professionistica che milita nella quarta serie elvetica. Attualmente, costa 100 mila euro, ma anche grazie alla prima rete segnata in Nazionale il suo cartellino potrebbe aumentare.

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