Passano gli anni, ma non scende l’energia della musica, anzi: semmai si carica di ricordi, di emozioni, di momenti di vita vissuta, perché quasi tutti almeno una volta hanno già assistito a un concerto di Luciano Ligabue – che sia in uno stadio, un palazzetto, a teatro o nel mitico Campovolo – quindi, per la maggior parte dei fan si tratta di un ritorno, di un ritrovarsi a una festa tra amici. Infatti, proprio l’atmosfera della festa era quella che si respirava martedì sera al PalaRossini di Ancona, carico di persone davanti a un Liga pronto a tutto, nonostante sia da poco tornato dal giro del mondo. E pensare che nei mesi scorsi è passato dal Brasile al Cile, da Buenos Aires alle città più importanti del pianeta, per poi riapprodare in Italia come se niente fosse. Scrive nel canale Ligachannel a lui dedicato: “Ora siamo qui. Non penserete mica che ci siamo tolti la voglia, eh? Non dicono che l’appetito vien mangiando? Infatti arriviamo carichi a molla per i palasport”.
Niente da fare, per lui gli anni non passano, o se lo fanno, sanno scegliere la strada giusta, meglio: il ritmo giusto. Così, il Mondovisione tour Palazzetti 2015 – seconda tappa dopo gli stadi dello scorso anno – continua a registrare sold out ovunque. La scelta, d’altra parte, è vincente: la scaletta è infatti un mix di qualche brano tratto dall’ultimo album, intervallato ai classici di sempre. Così, se ci sono canzoni che tutti conoscono come “Eri bellissima”, “Certe notti”, “Urlando contro il cielo”, ce ne sono anche altre che il pubblico ha voglia di ascoltare perché magari non le sa ancora del tutto a memoria (“C’è sempre una canzone” sfila, ad esempio, con il testo sotto, nel retroschermo a tutto campo che riprende la band mentre suona sul palco, essendo il nuovo singolo con tanto di video uscito di recente).
Tra un brano e l’altro Liga parla poco, ma quello che dice è sempre pensato, mirato: l’amore lo affida questa volta a “Ti sento”, mentre i sogni… beh, “I sogni sono sempre i sogni”, per lui e per tutti. Nella parte finale del concerto si alza di netto il ritmo, insieme alla voglia di ballare: “Balliamo sul mondo” (appunto), “Tra palco e realtà” e una sempre splendida “Piccola stella senza cielo” nel bis, perché se manca lei, è come se mancasse un concerto intero. Non se ne può proprio fare a meno.
Dunque, ancora una volta, Ancona lo ha accolto con entusiasmo e allegria: capello corto, aria matura, Poggipolini al suo fianco come da tradizione, lui è lì a dare il meglio di sé, per nulla stanco. D’altra parte, siamo solo all’inizio, perché le date ancora in programma sono tante, in tutta Italia, fino al gran finale di Cagliari. Insomma, il “Giro del mondo” l’ha fatto, adesso gli aspetta quello del suo Paese: alcuni posti rimasti per qualche data ci sono ancora. Chi vuole, si affretti!