Un cane di nome Light che rappresenta concretamente una ‘luce’ per la sua padroncina disabile, aiutandola nella quotidianità persino accendendo le luci di casa o la televisione. Questa è la storia di Francesca, una ragazzina di 11 anni che il destino ha voluto inchiodare ad una sedia a rotelle, e di un Golden Retriever, 30 chili di affetto e simpatia: rispetto a tanti altri cani che aiutano i loro padroni, Light sembra avere qualcosa di davvero speciale.
Prima di Francesca infatti, Light si era preso cura di un altro bambino disabile, Franco, 13 anni, tutto scatti e irrequietezza, uno dei 60 bambini con problemi di varia natura che frequentano la scuola Laura Lanza di Carini, città situata a metà strada fra Palermo e l’aeroporto: un progetto didattico fortemente voluto dal preside dell’istituto, facendo in modo che gli studenti di un degradato quartiere popolare potessero addestrare un cane. E Light è stato addestrato davvero bene da Franco e dalla sua reale proprietaria, Marianna, che possiede un allevamento di Golden Retriever nella vicina Castelbuono: il cane infatti non si limita a stare vicino a chi ha bisogno del suo aiuto in maniera canonica, ne diventa quasi il braccio, l’estensione naturale di quegli arti che ad esempio la piccola Francesca non è in grado di utilizzare. E così basta una zampata per accendere una lampada o gli elettrodomestici di casa, tanto per evidenziare uno degli sprazzi di autonomia che Light rende possibile.
Il preside della scuola Giampiero Finocchiaro ricorda come è nato questo curioso progetto didattico, trasformatosi in una commovente favola per alcuni dei suoi studenti con maggiori difficoltà: ‘L’ipotesi di partenza era che se Franco (il bambino problematico che lo ha addestrato, nda) avesse imparato a disciplinare movimenti e atteggiamenti del cane automaticamente, avrebbe potuto dare un ordine ai suoi comportamenti. E così è stato: ha imparato a sussurrare anziché gridare, a premiare le movenze corrette, a distinguere il positivo dal negativo nel rapporto con gli altri‘. Anche il padre di Franco conferma la miracolosa guarigione di suo figlio, che ora parla e si muove senza scatti. Dopo Franco, Light sarebbe dovuto passare ad un altro bimbo in carrozzella, Simone, che purtroppo è deceduto prima che la cosa potesse concretizzarsi: da qui è nata la proposta sul web, che ha portato alla ricerca di un nuovo padrone con disabilità per il Golden Retriever. La scelta è caduta su Francesca, accolta dai baci bavosi del suo nuovo amico: con loro anche l’addestratrice Marianna, che resterà ‘il tempo necessario per passare il testimone, perché Light possa fare con Francesca quanto già fa con noi, anche andare al supermercato, fra carrelli pieni di spesa, aspettando il turno alle casse, accanto alla carrozzella‘. Sembra proprio una favola, e il lieto fine per una volta non solo è d’obbligo, ma un bel messaggio di speranza per chi ha una vita fortemente limitata dalla disabilità.
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