In Liguria, precisamente ad Imperia, la Guardia di Finanza ha scoperto una serie di maltrattamenti nei confronti di persone anziane da parte di operatori di una Rsa.
L’operazione, che ha sancito l’arresto di almeno ventiquattro soggetti, si chiama Praesidium ed è stata coordinata dalla Procura di Imperia. Gli operatori della Rsa sono indagati per abbandono e maltrattamento ai danni di anziani, per la maggior parte non autosufficienti.
La Guardia di Finanza di Imperia, in Liguria, ha condotto un’operazione denominata Praesidium, coordinata dalla Procura di Imperia. L’operazione ha rivelato una serie di abusi ai danni di diversi anziani ultraottantenni.
In particolare, la Procura ha contestato i reati di abbandono e maltrattamento a discapito di persone anziane non autosufficienti. L’operazione ha previsto circa ventiquattro misure cautelari, di cui dieci arresti domiciliari e quattordici sospensioni da un pubblico servizio.
Già nel marzo 2021 le fiamme gialle hanno condotto un blitz all’interno dell’Rsa “Le Palme” di Taggia, dando inizio all’operazione. In tale ambito, gli indagati sarebbero circa quarantuno persone.
Tra i gravi reati contestati vi sono quelli di ritardi nella somministrazione del cibo, pasti saltati, assenza di igiene e maltrattamenti fisici e morali.
A Imperia, in Liguria, la Guardia di Finanza è dunque riuscita a smantellare una vasta rete di abusi e soprusi a discapito di numerosi anziani da parte degli operatori di una Rsa.
L’operazione ha fruttato circa ventiquattro misure cautelari, anche se le persone effettivamente indagate sono circa quarantuno.
Gli operatori hanno compito maltrattamenti e abbandono a discapito di anziani, ultraottantenni e non autosufficienti.
In particolare, le forze dell’ordine, coordinate dalla Procura di Imperia, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali audio e video hanno scoperto gravi comportamenti a danno degli anziani.
Gli operatori della Rsa Le Pame di Taggia insultavano e percuotevano gli ospiti. Inoltre non vi erano servizi essenziali come il cibo, molto spesso gli anziani saltavano i pasti, il cambio di postura o anche l’igiene personale.
A quanto pare infatti le forze dell’ordine hanno identificato omissioni nel cambio di pannolone mattutino e assenza di cura in generale. Gli anziani erano costretti inoltre a saltare i pasti, in quanto il cibo veniva spesso buttato nel gabinetto. Ma la cosa peggiore è che gli operatori sottoponevano i degenti a continue violenze fisiche e verbali.
Una vicenda che fa accapponare la pelle se si pensa che si tratta di violenze inaudite nei confronti di persone fragili e indifese, condotta inoltre da operatori che avrebbero al contrario dovuto tutelarle.
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