Su una spiaggia delle coste laziali, il cartello di un venditore ambulante è diventato virale. Vediamo perché.
Il venditore ambulante di arrosticini è riuscito a non passare inosservato sulla spiaggia romana di Torvaianica.
Il cartello del venditore ambulante
La stagione estiva è entrata ufficialmente nel vivo e con essa le lunghe giornate in spiaggia. Soprattutto chi si reca su grandi litorali di spiaggia libera, può imbattersi in venditori ambulanti che possono vendere la qualunque: dal pareo all’ultima moda, all’ultimo modello di occhiali da sole, passando per granite e cibo di ogni genere.
La stagione, quest’anno, rispetto a quella dell’anno scorso, è iniziata a rilento a causa di un meteo non proprio di stagione, con piogge frequenti e tempo incerto.
Prezzi che sono aumentati a dismisura anche per fare una semplice giornata di mare: acquistare un posto in spiaggia, con lettino ed ombrellone potrebbe essere anche molto dispendioso per le famiglie italiane.
Ecco perché molti decidono di andare alla spiaggia libera e portare tutto da casa: lettini, ombrelloni e cibo.
L’inflazione ed il carovita, però, hanno colpito anche i venditori ambulanti e, i più creativi si cimentano come possono per giustificare l’aumento dei prezzi.
Il perché di tanta attenzione
Il cartello del venditore ambulante è stato ripreso dalla pagina Facebook molto seguita che si chiama Welcome to Favelas. La merce che vendeva, infatti, era piuttosto insolita: gli arrosticini. Questo alimento, tipico abruzzese, realizzati con carne di capra o agnello, è perfetto da arrostire sulla griglia ma è particolarmente difficile trovarlo in spiaggia.
Nel suo cartello, il venditore ambulante che transitava su e giù per la spiaggia di Tor Vaianica, ha scritto un prezzo molto modico per la prelibata pietanza: 1 euro al pezzo. Una cifra molto appetibile anche se non conosciamo le dimensioni del possibile arrosticino venduto.
Sulla pagina Facebook gli utenti si sono scatenati. Qualcuno, ad esempio, ha affermato che sicuramente quegli arrosticini non erano sicuri dal punto di vista dell’igiene. Chissà se mangiandoli non si possa contrarre qualche infezione come la salmonella. Qualcun altro, invece, ha commentato il fatto di fare il bagno a Torvaianica, che è sicuramente più pericoloso degli arrosticini a buon mercato che tanto decantava il cartello del venditore ambulante.
Una cosa è certa, conservare la carne sotto il sole cocente della spiaggia del litorale laziale può rivelarsi un’impresa ardua. Chissà che, però, il venditore non abbia adottato le giuste precauzioni. Se ciò dovesse essere vero, potrebbe ritrovarsi a fine stagione con un bel gruzzoletto.
In caso contrario, siamo sicuri che troverà un altro alimento da vendere agli affamati bagnanti stagionali della zona. Magari uno più fresco o di facile conservazione. Staremo a vedere se, con un altro cartello, diventerà virale anche quella volta.